Benevento - Ricorrenza del 4 novembre. Cimitile: Oggi, come nel 1918, gli Italiani credono nel Paese unito In primo piano

Il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, nella sua allocuzione davanti al Monumento ai Caduti, oggi 4 Novembre 2011, ha sottolineato i valori incancellabili che la ricorrenza della Vittoria nella Prima Guerra Mondiale porta con sé: l’Unità d’Italia, il ricordo dei Caduti in Guerra e la Festa delle Forze Armate.

E’ passato ormai quasi un secolo da quel momento cruciale della storia del nostro Paese - ha detto Cimitile - quel conflitto, che causò la morte di 650mila uomini in armi, un milione e mezzo di feriti e 450mila invalidi, ci appare molto lontano per le sue tecniche e metodiche di combattimento; ma sono intangibili e radicati nei nostri cuori e nelle nostre menti - ha aggiunto il presidente - quegli stessi valori ed ideali supremi.

La dimostrazione di questo l’abbiamo avuta in occasione del viaggio di questi giorni di un convoglio ferroviario da nord a sud d’Italia per commemorare il 90° anniversario della tradotta militare che accompagnava le spoglie mortali di un soldato, il Milite Ignoto, dal fronte di Nord Est all’Altare della Patria a Roma.

Ebbene, ha detto Cimitile - come nel 1921, anche oggi lo stesso viaggio, con le stesse tappe, conclusosi infine, il 2 novembre scorso a Roma, accolto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha suscitato emozioni intense.

Il motivo - ha spiegato Cimitile - che ha spinto tanti cittadini a stringersi idealmente attorno al treno del 90° anniversario, oggi come nel 1921, è lo stesso che ci ha portati davanti al Monumento ai Caduti: è il valore supremo dell’Unità d’Italia. Oggi, come nel 1918, i cittadini italiani credono nell’Italia, nel Paese unito, nella Patria.

Nel ’15/’18 - ha continuato il presidente della Provincia sannita - gli Italiani si trovarono tutti insieme, da qualunque Regione provenissero, a combattere il nemico nella stessa trincea; oggi l’Italia - ha scandito Cimitile - si trova a dover combattere contro una devastante crisi economico-sociale dagli effetti intollerabili per tante Famiglie, che distrugge lavoro e servizi essenziali e mina le stesse Istituzioni democratiche.

Nell’anno del 150° dell’Unità - ha concluso Cimitile - il popolo italiano è chiamato ad una sfida decisiva: dare ancora una volta dimostrazione delle sue qualità migliori”.

Per questo, il presidente della Provincia, nel rendere omaggio ai Caduti di tutte le guerre, ha ricordato il sacrificio di Sandro Usai, il volontario sacrificatosi pochi giorni or sono per salvare due persone nel corso delle piogge torrenziali che hanno colpito la Liguria, eleggendolo a simbolo ed esempio sublime per tutti.

 

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