La doppia frequenza Conservatorio-Università è finalmente possibile In primo piano

Finalmente una certezza per chi vuole arricchire la propria preparazione culturale e musicale.

Gli studenti iscritti ai corsi accademici di primo e secondo livello in Conservatorio possono frequentare contemporaneamente l’Università. Dopo che la doppia frequenza era stata sancita nella legge di riforma dell’università, il 28 settembre scorso il Ministro Gelmini ha firmato il Decreto Ministeriale disciplinante le Modalità organizzative per consentire agli studenti la contemporanea iscrizione a corsi di studio presso le Università e presso gli Istituti Superiori di Studi Musicali e Coreutici”.

Si tratta di un importante risultato - ha affermato Maria Gabriella Della Sala, direttore del Conservatorio di Benevento “Nicola Sala” - che apre il percorso come negli USA al sistema universitario a più curricula e doppia laurea. Gli studenti dei Corsi Accademici del Conservatorio, infatti, possono portare in dote comune con altre Facoltà universitarie sino a 90 crediti. E’ un’opportunità che molti nostri studenti utilizzeranno. Negli anni passati alcuni allievi hanno dovuto, invece, scegliere di congelare la frequenza e i corsi. Ora questo Decreto sancisce, anche nell’ottica del raccordo delle sinergie tra Istituzioni, la doppia frequenza”.

Intanto va sottolineato che il Conservatorio statale di musica “Nicola Sala” di Benevento ha attivato nuovi corsi accademici triennali di primo livello, così come approvati dal CNAM, Consiglio Nazionale per l'Alta Formazione Artistica e Musicale, e tra questi chitarra, mandolino, liuto, flauto traversiere, direzione d’orchestra, musica vocale da camera, canto, didattica della musica, musica elettronica, corno, indirizzo jazz e basso elettrico, organo, strumenti a percussione, pianoforte, direzione di coro e composizione corale, violoncello, contrabbasso.

Come Istituzione di Alta Formazione Musicale - ha sostenuto la direttrice Della Sala - la cui mission si concretizza nella didattica, ricerca e produzione artistica, il Conservatorio di Benevento è all’avanguardia per le significative opportunità didattico-formative e di crescita artistico-musicale. Basti pensare al progetto sinfonico che ha segnato l’inagurazione degli ultimi anni accademici, il laboratorio lirico-orchestrale, vero esempio di filiera delle professioni musicali, che ha portato in produzioni ben tre opere, l’ultima di repertorio, ossia il Barbiere di Siviglia di Rossini. E che dire - ha aggiunto il direttore Della Sala - delle master class e delle tante opportunità di confronto e di co-protagonismo degli studenti con i docenti. Abbiamo avuto docenti del calibro di Gianfranco Dini, cornista, Alessandro Carbonare, cornista, Vittorio Parisi, direttore d’orchestra, Federico Mondelci, sassofonista e il pianista Michele Campanella. L’esperienza della musica d’insieme è diventata il volano delle nostre attività didattiche, di produzione e di ricerca”.

E non può essere altrimenti per un Conservatorio che riesce a far scendere in campo una grande varietà di formazioni, quali l’Hortus Conclusus - gruppo di musica antica; la TeenOrchestra - orchestra giovanile; accanto all’Orchestra Sinfonica, all’Orchestra di Fiati, alla Big Band Jazz, all’Ensemble di Sassofoni e al gruppo di Flauti, oltre ai gruppi cameristici formati dai soli studenti e da studenti e docenti.

 

 

 

 

 

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