On Mazzoni: continuerò a sostenere la legge speciale per Pietrelcina In primo piano

Sono trascorsi ormai diversi mesi da quando avevamo segnato nella nostra agenda l'intervista con l'on. avv. Erminia Mazzoni, presidente della Commissione Petizioni e membro della Commissione Sviluppo Regionale del Parlamento Europeo. Volontariamente, l'abbiamo voluta procrastinare appena confermataci la sua disponibilità. Abbiamo atteso l'evoluzione degli eventi che poi hanno caratterizzato non poco e in modo positivo la sua carriera politica e il fluire del tempo ci ha dato ragione!

Nell'ambito del Consiglio provinciale a quale Gruppo appartiene?

Sono nel Gruppo misto. Sul piano politico continuo ad essere opposizione al governo, percorrendo la via che ho sempre privilegiato: un dialogo che segni le differenze ma che sia utile e costruttivo.

Che tipo di opposizione state facendo?

Una opposizione consapevolmente dialettica che arricchisce il confronto istituzionale ma guarda concretamente alle istanze delle comunità del Sannio. Sono convinta che la mera contrapposizione partitica non contribuisca alla positività dell'azione amministrativa. Sono le idee, unite ad una sensibilità identitaria forte e alla consapevolezza del valore programmatico, a fare la differenza.

Per i cittadini sanniti che cosa avete prodotto?

Il conto della produttività amministrativa va chiesto all'Amministrazione attiva. Per la parte che mi riguarda ho cercato sempre e comunque di rappresentare l'interesse dei cittadini, manifestando le mie critiche all'azione di governo perché ha rinunciato al rinnovamento promesso in campagna elettorale, riproponendo gli schemi del passato, come nel caso della riforma di bilancio dell'organizzazione del personale e della trasparenza delle procedure di selezione. Posso dirmi soddisfatta per il positivo riscontro avuto in merito alle mie iniziative sulla viabilità fortorina, sulla organizzazione ospedaliera, sulle aree di crisi industriale.

Nel Parlamento europeo fa parte della maggioranza?

Il Parlamento europeo vive di una partecipazione democratica e costruttiva lungi dai consueti paradigmi partitici. Non esistono maggioranze, ma grandi partiti di convergenza. La delegazione italiana del Pdl è parte fondamentale della grande famiglia del Partito Popolare Europeo, che esprime il partito di maggioranza relativa.

Chi sono i colleghi italiani con i quali prende iniziative?

La politica europea supera molto spesso la dimensione nazionale e questo comporta che su ciascuna iniziativa si creino delle convergenze diverse. Ho condiviso con i colleghi del Pdl la maggior parte delle iniziative: anno del volontariato, made in, programmazione dei fondi per le piccole e medie imprese. Con i colleghi eletti nel Sud Italia ho sottoscritto una proposta di lavoro per il rilancio del Mezzogiorno.

Quali sono i compiti della Commissione petizione?

La Commissione per le petizioni, che ho l'onore di presiedere, concretizza il diritto di partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni comunitarie. La Commissione, che assume una funzione politica rilevante anche alla luce dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, si occupa di recepire le istanze dei cittadini di tutti i paesi dell'Unione, aprendo una importante finestra di dialogo con i rappresentanti della commissione europea.

Quali sono i punti del suo programma per il rilancio del Sud?

La razionalizzazione delle spese deve coincidere con la valorizzazione delle risorse. Per troppi anni, complice la miopia di certa classe regionale, abbiamo sprecato importanti occasioni di rilancio della nostra economia. I finanziamenti, lautamente erogati dall'Europa, sono stati distribuiti seconda una logica clientelare e assistenzialistica senza promuovere occasioni di sviluppo. Ripartiamo dall'idea del Mezzogiorno come grande no tax area per dare ossigeno al tessuto imprenditoriale, incrementare le politiche di coesione, invertire i trend negativi in termini occupazionali, alleggerire l'apparato burocratico, puntare alle eccellenze e alla tutela del made in.

Si impegnerà per il rifinanziamento della Legge speciale per Pietrelcna?

E' un impegno che confermo. Ho dato il mio contributo da parlamentare nazionale, cercherò di sensibilizzare i colleghi in questa fase. La Legge speciale prevede interventi straordinari per valorizzare l'importante vocazione del territorio. Finita tale opera inizierà un altro percorso.

Potrebbe diventare stabile?

Quella che dovremo stabilizzare è l'attenzione verso Pietrelcina come luogo di sviluppo economico fondato sui valori.

ANTONIO FLORIO