Patto Istituzionale Territoriale: Faremo la radiografia a ogni singolo atto dell'amministrazione Pepe In primo piano
“Con la crisi imperante, per i cittadini l’unica vera cartina di tornasole per giudicare la “politica” è comprenderne la capacità di costruire percorsi virtuosi e dar vita a fatti concreti. Chiunque avesse l’ardire di lanciarsi in una valutazione di questo tipo rispetto alla credibilità dell’amministrazione comunale reggente finirebbe in preda ad uno sconforto quasi imbarazzante”.
E' quanto dichiarano in una nota congiunta i gruppi consiliari di: Udeur Popolari, Territorio è Libertà, Sud Innovazione e Legalità, Udc, Psi e Dc Campania Benevento, che formano il Pit.
“Il famigerato Puc, ossia il rivoluzionario Piano Urbanistico che avrebbe dovuto cambiare le sorti della città, al di là delle illegittimità più volte segnalate (anche attraverso opportune interrogazioni e conferenze stampa), finora ha generato soltanto inquietanti interrogativi sui molteplici interessi che vi gravitano intorno, sulla netta differenza tra le votazioni effettuate dalla maggioranza in Commissione Urbanistica e successivamente in Consiglio rispetto alle singole osservazioni, sul diretto coinvolgimento nella proprietà di alcuni lotti di consiglieri comunali o loro parenti ed affini, sull’acquisizione di aree e terreni da parte di personaggi quantomeno discutibili, sull’incontinente tempestività nel definirne l’approvazione e persino sulla regolarità delle procedure grafiche.
Stranezze, punti oscuri e ragionevoli dubbi che fanno comprendere fino in fondo l’errore commesso nel volerne per forza accelerare l’iter di approvazione. La città di Benevento merita un’amministrazione che sia in grado di assicurargli innanzitutto trasparenza e liceità. Glielo abbiamo ricordato anche in occasione della chiusura della discarica di Piano Borea e della votazione sul riequilibrio e sui debiti fuori bilancio (che i revisori dei conti hanno definito incalcolabili).
In assenza di tali prerogative - continuano i consiglieri di minoranza - tocca a noi come opposizione far leva sul senso di responsabilità istituzionale e mettere in campo tutte le azioni necessarie per far sì che le regole vengano rispettate. Per questo stiamo procedendo alla individuazione del pool di professionisti che saranno incaricati di redigere il ricorso amministrativo sul piano tecnico-giuridico.
E sempre per questo stesso motivo è stato costituito un gruppo di lavoro permanente che si farà carico di verificare lo strumento urbanistico analizzandolo particella per particella, esaminando ogni singola pratica con relativa richiesta d’accesso agli atti di cessione, successione e compravendita.
Siccome su alcuni terreni “ben identificati” sono cominciati a spuntare i cartelli “vendesi”, invitiamo tutti gli interessati, privati facoltosi ma soprattutto imprenditori, ad essere prudenti e a non fidarsi di promesse e garanzie fornite sulla parola. Arrivati a questo punto del percorso “affari” non se ne fanno, stiano pur certi. Quelli sono già stati fatti, da altri e nei momenti opportuni.
Dagli “affari” alle illusioni il passo è breve. Come quella megagalattica della Piattaforma Logistica (con studi di fattibilità pagati profumatamente… a proposito, il Consorzio rivuole indietro i soldi), o come il concorso-beffa in seno all’Amts (quello in cui figuravano ai primi posti, quali vincitori, persone direttamente legate a dirigenti e amministratori, e ora a Palazzo Mosti se ne stanno facendo degli altri…) ma potremo continuare chiedendo che fine hanno fatto il Piano di Recupero Urbano del Rione Libertà redatto (?) da Pica Ciamarra e la Società di Trasformazione Urbana del Rione Ferrovia sponsorizzata nei convegni e negli incontri con Sales e Nuno Portas.
Sul piano delle questioni irrisolte il centrosinistra fa tombola: vigili urbani, movida e sicurezza (per restare sull’attualità), via Galanti, Zamparini, Passarelli, cimitero, contrade (per tornare indietro nel tempo). Sul versante politico i risultati eloquenti di alcune classifiche nazionali e le continue mutazioni e rigenerazioni interne alla maggioranza confermano che non sempre vincere significa saper governare.
Pertanto - concludono - abbiamo il dovere di continuare a radiografare ogni singolo atto dell’amministrazione Pepe, denunciare le criticità ed offrire alla comunità, gratuitamente, proposte concrete. Ci piacerebbe farlo in sinergia col mondo dell’associazionismo, sempre più attento alle problematiche del territorio e motivato a cercare soluzioni alternative”.