Acqua santa, pastorizia e agricoltura Politica

Duello dietro una chiesa di campagna. Senza offesa per i “cittadini” di Ceppaloni, peraltro sparsi tra quattro frazioni “ufficiali”, la disputa tra il titolare della parrocchia centro e il collega della parrocchia di San Giovanni, anche se è finita su un giornale che assicura la fama (si tratta de l'Espresso), appare molto “paesana” e spigolosamente “contadina”.

C'è di mezzo un'anima innocente da battezzare. Il parroco di San Giovanni s'è detto lieto di accogliere l'infante e le ha asperso l'acqua santa del rito cattolico, con tanto di madrina famosa.

E qui è insorto il parroco del centro che non c'entra niente, perché ogni parrocchia ha la sua giurisdizione e, come per le province, fino a che non le accorpano restano in piedi.

Voi, sentendo parlare di San Giovanni, avete certamente pensato a Clemente Mastella. E invece no. I tempi cambiano e oggi sulla cresta dell'onda della notorietà politica c'è lei, Nunzia De Girolamo, Ministro dell'Agricoltura. E' lei la madrina che ha suscitato i dubbi furiosi del parroco cui è mancato il sacro rito. All'Espresso ha detto che una donna sposata in municipio non avrebbe le carte in regola per esercitare il mestiere di madrina.

Ha confutato il parroco di San Giovanni, citando il Vangelo: “Conosco le mie pecorelle”.

Tanto basta a precisare i termini della questione. La pastorizia è materia di competenza del Ministro dell'Agricoltura. Ineccepibile.