Bozza: ''Noi siamo per una vera e propria rivoluzione delle competenze per un Sannio 10 Volte Meglio'' Politica

Candidato 10 Volte Meglio Campania 2 Benevento - Ariano Irpino - Avellino Collegio plurinominale e Collegio uninominale Camera dei Deputati.

Avvocato penalista con la passione per l’archeologia; 41 anni, una figlia di sette mesi di nome Domitilla.

Il vostro movimento “10 volte meglio” è poco conosciuto...ci può dire come e quando è nato?

10 volte Meglio nasce la scorsa estate dalla volontà di un gruppo di giovani professionisti di successo, ognuno nel loro campo di attività, che hanno sentito forte il peso della responsabilità di un impegno in prima persona. Questo per arginare la deriva di incompetenza ed improvvisazione che negli anni recenti ha caratterizzato la classe dirigente del nostro paese e ne ha guidato le scelte politiche. Dopo poche settimane in cui si immaginava, rifletteva, sognava oserei dire, di dare un’ossatura stabile a questa idea, il numero di sostenitori cresceva esponenzialmente. Giovani startupper, imprenditori, studiosi hanno mostrato fin da subito l’interesse che ha rappresentato la miccia per la nascita di 10 Volte Meglio. Un movimento in cui sono confluite tante competenze italiane ma in cui si riconoscono tutti quei cittadini che al mattino si svegliano e ce la mettono tutta, nel lavoro così come nello studio. Per me 10 Volte Meglio rappresenta un think-tank del fare, un serbatoio di pensieri al servizio del “fare meglio” per il proprio paese, per la propria comunità.

Quali sono i principali punti di forza del vostro programma elettorale?

Vorrei fare una premessa: 10 Volte Meglio non vuole essere l’alternativa, vuole essere la soluzione ai problemi dell’Italia. Sulla scorta di questa ferma convinzione abbiamo costruito un programma in 12 punti che parte dalla ricerca della felicità perché al centro dell’agire politico va posta la persona. Ciò significa, anzitutto, politiche sociali più inclusive e non discriminatorie a favore soprattutto di: giovani, anziani, donne. L’innovazione, la conoscenza sono il filo conduttore della nostra proposta politica. L’Italia potrà rivivere un nuovo Rinascimento digitale e tecnologico rafforzando le imprese e attirando investimenti. Aboliremo la partita Iva per chi fattura meno di 80mila euro l’anno, ridurremo la tassazione al 5% per i primi dieci anni nei settori ad alto valore aggiunto come le nano e le biotecnologie, i trasporti, l’intelligenza artificiale, la robotica, la medicina. La chiave del successo del nostro paese nel panorama mondiale è sempre stata rappresentata dall’eccellenza delle nostre menti ed è sull’alto valore del nostro capitale umano che vogliamo investire immaginando una riforma nei metodi educativi delle nostre scuole che sia più adeguata al futuro, perché i lavori di domani sono ancora da inventare. Introdurremo fin dalle scuole primarie il bilinguismo obbligatorio, più materie scientifiche e tecnologiche, filosofia ed arte.

Poichè le vostre liste non sono collegate ad altri partiti, devono raggiungere il 3 per cento per vedere eletti alcuni vostri rappresentanti. Un obiettivo non facile...Come pensate di poterci riuscire?

In soli quattro mesi non eravamo nemmeno sicuri di riuscire a raccogliere il numero di firme necessario alla presentazione delle candidature nei diversi collegi d’Italia, ed invece. 28mila cittadini hanno condiviso i nostri intenti, creduto nella necessità di contribuire al nostro progetto di innovazione e competenza. Al 3% giungeremo utilizzando la stessa formula: la chiarezza delle nostre proposte. Grazie al lavoro che stanno svolgendo non solo le centinai di candidati in tutto il paese, che come me stanno conducendo una campagna elettorale senza sosta, parlando con ogni singolo cittadino, ma soprattutto grazie all’impegno delle centinai di sostenitori che volontariamente ci aiutano in questa sfida verso il 4 marzo e che, ne sono certo, contribuiranno, dal giorno seguente, alla costituzione stabile del nostro movimento in ogni regione d’Italia. Andremo oltre i comitati elettorali. Perché la rivoluzione delle competenze che abbiamo attivato è un’onda che non può essere fermata e che entusiasma e che continuerà dopo l’appuntamento elettorale del prossimo mese. Questo è solo l’inizio.

Per la rinascita del Sannio quale è la vostra ricetta?
Il programma nazionale di 10 Volte Meglio è completo, non lascia inevaso alcun aspetto fondamentale delle politiche necessarie al paese, pertanto le nostre proposte rappresentano già una risposta anche al nostro territorio. Investire anche nel Sannio nei settori delle tecnologie emergenti non è solo possibile ma è un dovere. Abbiamo un polo universitario con un’offerta didattica multidisciplinare e di gran qualità, la nostra facoltà di ingegneria è un’eccellenza riconosciuta. La sua valorizzazione non può più rimanere nelle sole parole dei politici di professione. Costruire una rete tra Istituzioni-Università-Imprese per non disperdere il patrimonio di giovani competenze che formiamo nelle nostre aule, per mettere la ricerca al servizio dello sviluppo, per consentire ai nostri ragazzi di capitalizzare nel proprio territorio le proprie conoscenze, elevando la qualità degli investimenti e generando così posti di lavoro. Immagino un fiorire di start-up e di imprese nelle ampie aree industriali, oggi abbandonate e degradate, della città così come della provincia. Una lotta al degrado del territorio, quindi, condotta contestualmente al sostegno dei settori tradizionali, dell’agricoltura e della zootecnia, che renderà i nostri territori ancora più attraenti. Abbiamo un patrimonio monumentale e paesaggistico diffuso unico. Il turismo nel Sannio va reso più competitivo, ampliandone il valore sul PIL attraverso una migliore gestione, aprendo ai privati, riducendo la burocrazia e rendendo più semplice investire anche in questo settore. Se è possibile un’Italia 10 Volte Meglio è possibile un Sannio 10 Volte Meglio.

GIOVANNI FUCCIO