'Buona Scuola' e deportazione di massa Politica

L'impianto della 'Buona Scuola' non e' ancora del tutto chiaro. Ne' sgombra di nubi l'orizzonte la minaccia sindacale di boicottare l'inizio dell'anno scolastico.

Poiche' il premier Renzi e il Ministro Giannini hanno sbandierato le consistenti cifre delle assunzioni (150mila, poi 100mila, sempre un bel numero) è su questo aspetto che non si possono nascondere alcune perplessità. Il governo non ha messo ancora sul piatto il numero dei posti (nuovi) che dovrebbero consentire alle scuole di “arricchire l'offerta formativa”. Non si sa, cioè, quanti posti effettivamente ci saranno (e da quale data) per le assunzioni a tempo indeterminato (una volta: di ruolo).

E' però imminente (14 agosto) il termine entro il quale i docenti interessati devono presentare domanda (on line) per entrare (provincia per provincia) in una centrifuga nazionale. Si tratta di una e propria trappola che fa diventare il meccanismo una vera e propria “deportazione di massa”. Chi, avendo fatto domanda, non accetta la nomina perde infatti ogni diritto, compreso quello di restare nelle graduatorie d'istituto per fare supplenze.

L'Amministrazione ha fornito chiarimenti facendo anche qualche passo indietro rispetto alla minaccia primitiva di soppressione di ogni graduatoria provinciale in atto. Ma è costretta a dare attuazione ad una norma che non è proprio la più equa, se si considera che gli aspiranti a nomina sono insegnanti “senza età”, cioè quasi tutti avanti negli anni e con incombenze familiari che sembrerebbero tutelate dalla costituzione (alla voce diritto-dovere) e che invece sono state allegramente dimenticate dal legislatore-amministratore.

Si dirà: la domanda è libera e ognuno può decidere liberamente. Non sarebbe meglio che questa libertà possa essere esercitata quando almeno si saprà il numero di posti (per ogni disciplina o classe di concorso) attivati provincia per provincia?

Che male ci sarebbe se l'operazione (compresa la domanda “libera”) slittasse di un anno?

Con la domanda al 14 di agosto 2015 l'operazione (prendere o lasciare) si conferma con i connotati di una deportazione di massa, con smembramento di diecine di migliaia di famiglie.

MARIO PEDICINI

mariopedicini@alice.it

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