Cambiare il volto della città? A colloquio con la senatrice Danila De Lucia Politica

Per correttezza giornalistica, sulla cancellazione del “Piano periferie”  nell’ambito del “Milleproroghe” abbiamo creduto opportuno chiedere anche il parere di un rappresentante dell’attuale maggioranza di Governo.

L’abbiamo fatto con la collega Danila De Lucia, senatrice del Movimento 5 Stelle, che gentilmente  ha creduto opportuno rispondere alle domande che le abbiamo rivolto, mettendo subito in evidenza che “nessun inganno c’è stato da parte del Governo, ma si tratta soltanto di un rinvio”.

Un emendamento approvato dal Senato sul “Milleproroghe” ha praticamente dato lo stop al “Piano periferie” del Governo Gentiloni: com’è andata?

La decisione  di sospendere il fondo è stata presa lunedì 6 agosto, quando il Senato, con il parere favorevole del Governo, ha approvato all’unanimità un emendamento al cosiddetto “Decreto milleproroghe” e tutti, ripeto tutti, hanno votato a favore.

Eppure qualcuno ha affermato di essere stato ingannato al momento del voto…

Si tratta di una affermazione molto grave. Abbiamo tutti modo di poter leggere e studiare il contenuto degli emendamenti prima di arrivare in aula. Non riesco proprio a capire come si possa pensare di essere stati ingannati, per giunta su una materia e su un argomento tanto importante.

Quasi cento città ed aree metropolitane con forza ora insorgono, con l’ANCI in prima linea, affermando che si tratta di una decisione gravissima e preoccupante e preannunciano un ricorso alla Consulta se e quando il “Milleproroghe” diventerà legge.

Nessuno vuole penalizzare le periferie, né la Campania né tantomeno Benevento. Nel decreto è stata data la possibilità di utilizzare l’avanzo delle amministrazioni. Per tutti i Comuni saranno a disposizione 140 milioni di euro per l’anno 2018, 120 milioni di euro per l’anno 2019, 350  milioni di euro per l’anno 2020 e 220 milioni di euro per l’anno 2021. Buttarla sulla baruffa in maniera pretestuosa non giova a nessuno.

Per Benevento, a questo punto, ben 17 progetti, parecchi già approvati, sono a rischio, con la perdita di oltre 20 milioni di euro, anche se la la convenzione con il Governo era stata regolarmente firmata.

La questione è molto più semplice di quello che appare, come dimostra il testo dell’emendamento, dove si legge che “le convenzioni già firmate relative al bando per la riqualificazione delle periferie sono differite all’anno 2020”. Questo sta a significare che le convenzioni, che non sono altro che i contratti con cui il Governo si impegna a dare ai Comuni il denaro necessario a realizzare  i progetti approvati, rimarranno bloccate fino al 2020.

Prima dell’approvazione definitiva  del decreto “Milleproroghe”, entro il 23 settembre, il sindaco Mastella vorrebbe incontrare l’intera deputazione sannita, e la sua collega  Ricciardi ha dichiarato “Mai un incontro con  Mastella e Del Basso De Caro.

Non so assolutamente il motivo per il quale  dovremmo essere convocati. La questione è fin troppo chiara!

Eppure le opere previste avrebbero potuto cambiare il volto della città e delle periferie, come all’epoca dicevano tutti.

Non ne sono convinta. Già una volta ci è stato detto che l’arrivo di finanziamenti sarebbe servito a cambiare il volto della città, e quello che è accaduto è sotto gli occhi di tutti. Una “spina verde” abbandonata e distrutta; il marciapiedi di Piazza Colonna che fa sì che la nostra sia l’unica stazione dinanzi alla quale non si può transitare in auto con danni per i portatori di handicap, tassisti e passeggeri. Ancora, il parcheggio degli autobus a Santa Colomba e, dulcis in fundo, il ponte su via Torre della Catena, dove un orribile guardrail in alluminio “abbraccia” il troncone delle mura. Non mi pare che in questi casi i benefici siano stati così evidenti. E’ legittimo, dunque, dubitare anche dei progetti previsti nel “Piano periferie”, uno su tutti: il parcheggio che si vorrebbe creare nell’area dell’ex Collegio La Salle dove, come chiedono tutti, è molto più importante lasciare la stazione di partenza degli autobus extraurbani. Peraltro, ci sono due parcheggi in città perennemente vuoti: quello a palazzo Impregilo e quello di Porta Rufina per il quale è ancora in atto una oramai decennale vertenza.

In definitiva, pensa che qualcosa potrebbe cambiare in sede di approvazione del “Milleproroghe” dalla Camera dopo le tante proteste anche di sindaci dell’attuale maggioranza?

Difficilmente credo che il Governo possa tornare sui suoi passi.

GINO PESCITELLI