Comunali, Jonathan Checola giovane promessa per una Paduli rinnovata Politica

Jonathan Checola, volto nuovo della politica padulese, è alla sua prima candidatura alla carica di consigliere comunale per la lista del candidato sindaco Rocco Pietro Vessichelli, sfidante del sindaco uscente Domenico Vessichelli. Responsabile regionale di Fratelli d’Italia, 30 anni, con una moglie, Francesca Pedicini, candidata alla Regione e un padre che è stato più volte eletto nel massimo consesso cittadino. Abbiamo pregato Jonathan Checola di portarci fuori da luoghi comuni, informazioni infondate, e lui lo ha fatto.

Come e quando è iniziato il suo impegno politico?

La politica per me è una vocazione, una passione che porto avanti dai sedici anni quando ho fatto la prima tessera, all’epoca di Azione Giovani. L’esperienza di mio padre senza dubbio mi ha formato, anche se a differenza mia lui ha sempre perseguito una visione un po’ più moderata.

Negli ultimi mesi aveva intrapreso un percorso al fianco del sindaco uscente, poi il passaggio dalla parte dello sfidante Rocco Pietro Vessichelli.

Il “Progetto Paduli” da me lanciato insieme ad amici resta tale di là dai “compagni” di viaggio. Sei mesi fa ho aperto un dialogo con il sindaco uscente che si è spento perché è venuto meno il principio cardine su cui si fonda la mia visione di politica: condivisione e zero compromessi. Quel Progetto mi accompagnerà nei prossimi cinque anni di mandato amministrativo.

In caso di vittoria, qual è la priorità, quella da realizzare nell’immediato?

Due i pilastri che punterò a mettere in atto: i giovani, con il rilancio del forum giovanile, e trasferimento della sede al centro del paese; l’ambiente, riducendo la Tari e abolendo la stessa per due anni a favore delle imprese che investano sul territorio.

I due candidati sindaco hanno fatto un mantra della “pacificazione sociale”, quando loro stessi hanno contribuito a quella stagione dell’odio: un tentativo di “volemose bene”?

Sono stanco della dicitura “pace sociale”, anche perché negli ultimi venti anni dietro questa pace si è nascosta la cattiveria di soggetti politici che non hanno perso occasione per metterla in atto con gesti poco nobili. Il futuro sarà tutt’altro che un “volemose bene”, la politica deve tornare protagonista anche con toni aspri, ma sempre nel rispetto delle persone.

In apertura di campagna elettorale, il suo candidato sindaco Rocco Pietro Vessichelli non ha menzionato alcuno dei suoi punti programmatici.

Abbiamo convenuto che sia io a presentarle e portarle avanti, anche nel rispetto degli amici e delle professionalità che vi hanno contribuito.

Se i politici parlano male mattina, pomeriggio e sera del mondo politico in cui vivono, poi come fanno a voler chiedere consensi? Non andrebbe elevata la discussione?

Credo nella politica, nelle persone, ma prima di tutto nelle mie idee. Sono convinto che la crisi della politica coincida con la fine delle sezioni dei partiti nei vari comuni, da lì bisogna ripartire per costruire la futura classe dirigente. Darò il mio contributo con la comunità di Fratelli d’Italia, mettendo in piedi una sorta di “scuola politica” per la formazione di giovani del luogo. Subito dopo le elezioni, grazie alla disponibilità di una “casa editrice” sannita, provvederò a donare ai neodiciottenni una copia della Costituzione della Repubblica italiana: dalla formazione e dalla cultura passa il riscatto delle piccole comunità.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it