Decreto Sicurezza, Ricciardi (Lega) bacchetta Valentino: ''Prima difendiamo gli italiani'' Politica

«Carmine Valentino, sindaco di Sant’Agata de’ Goti, si unisce e solidarizza con alcuni sindaci del Pd che annunciano di non voler applicare il Decreto Sicurezza. Il Decreto Sicurezza, una legge di buon senso e civiltà, è stato approvato da Governo e Parlamento, firmato dal Presidente della Repubblica. Tuttavia lo stesso Carmine Valentino dovrebbe spiegare come il Pd possa giustificare il palese invito alla illegalità di un suo famoso esponente come il sindaco di Palermo, considerato anche il fatto che il traffico di clandestini e la filiera dell’accoglienza hanno rappresentato uno dei business più lucrosi del malaffare».

E’ quanto afferma Luca Ricciardi, coordinatore della Lega di Benevento.

«Prima - sottolinea - dobbiamo pensare ai milioni di Italiani poveri e disoccupati, difendere i cittadini dai troppi reati commessi da immigrati clandestini».

Quindi il coordinatore provinciale si chiede:

• Valentino è a conoscenza che il decreto sicurezza prevede l’espulsione immediata dei richiedenti asilo politico sorpresi a scippare, rubare, molestare, stuprare?

• E’ a conoscenza che la legge Salvini prevede maggiori risorse per il comparto sicurezza come la videosorveglianza e l’assunzione di ottomila carabinieri, poliziotti, vigili del fuoco, che verranno pagati proprio con i sette miliardi tagliati al finanziamento della gestione dei clandestini?

«Il primo cittadino - incalza Ricciardi - pensi piuttosto ai problemi dei cittadini di Sant’Agata che languono irrisolti:

• la questione tutta interna al Pd dell’ospedale di Sant’Agata;

• la questione viabilità che rende ancora per molti aspetti isolato questo borgo storico;

• la mancanza di concrete prospettive di sviluppo che pure si legano alla valorizzazione del territorio, del settore agricolo e del turismo;

• soprattutto il problema della gestione della spesa pubblica che ha portato il paese al limite del dissesto».

«Dunque - conclude Luca Ricciardi -, il sindaco Valentino, pensi prima ai problemi di Sant’Agata e dei santagatesi, ancora per un po’».