Dora Tesauro: ''Senza infrastrutture e viabilità non ci sarà sviluppo'' Politica

Addolorata Tesauro, conosciuta a Foglianise con il nome di Dora, è schierata con Civica Popolare (collegio plurinominale Campania 2.01), il nuovo soggetto politico, presentato per le elezioni del 4 marzo 2018, da Beatrice Lorenzin, ministro della salute, nei governi presieduti da Enrico Letta, da Matteo Renzi e da Paolo Gentiloni. La candidata è posizionata al quarto posto in lista, nel collegio plurinominale Campania 2.01, della Camera dei Deputati che include Benevento ed Avellino. Dora ricopre la carica di assessore ai servizi sociali e all’economato nel Comune di Foglianise, eletta nella compagine Rinascita Democratica.

Perché è scesa in campo con la Civica Popolare nel collegio plurinominale?

Perché ho apprezzato in questi anni l'operato di Beatrice Lorenzin come ministro della Sanità e sono convinta che ognuno nel proprio piccolo e nel proprio ambito possa dare un contributo alla crescita del Paese. La Sanità ha fatto passi in avanti nel corso degli ultimi anni, basti pensare che dopo oltre 15 anni sono stati finalmente aggiornati i livelli essenziali di assistenza. O ancora al riordino delle professioni sanitarie, alla riforma per una più efficiente disciplina sulla sperimentazione clinica dei medicinali. Sono convinta comunque, che la sanità abbia ancora ulteriori margini di miglioramento.

Quali sono le priorità che ha enucleato nella piattaforma programmatica per il rilancio del Sannio e delle aree interne, colpite dalla crisi strutturale e congiunturale?

Bisognerà partire dal miglioramento e dal potenziamento delle infrastrutture e della viabilità. Ciò non soltanto per la qualità dei servizi per i cittadini del nostro territorio, ma anche per entrare nei circuiti turistici dove il Sannio merita di essere. Civica Popolare propone un piano per lo sviluppo turistico per il Sud con investimenti pubblici sullo sviluppo di una molteplicità di prodotti turistici per contrastare la monotematicità dell’offerta e l’eccesso di stagionalità che hanno bassa marginalità per le imprese.

In che modo cercherà di convincere gli elettori incerti che cavalcano l’idea dell’antipolitica?

Con l'esperienza e la fiducia acquisita dal confronto diretto con i cittadini da amministratore locale, con le proposte concrete, con la credibilità del nostro programma. Non prometteremo mai niente che non potremmo mantenere, a differenza di chi punta alla pancia annunciando, sapendo di mentire, misure irrealizzabili.

Secondo lei quale driver di sviluppo risulta vincente per impedire la fuga dei giovani dai nostri territori?

Bisogna ripartire dalla nostra vocazione, dalla valorizzazione delle risorse del nostro territorio come appunto il turismo, ma anche l'agricoltura e le eccellenze enogastronomiche, proiettando queste risorse in chiave innovativa. Data l'importanza del settore primario nel collegio in cui mi candido, ritengo che i giovani, ormai sempre più propensi alle nuove tecnologie, debbano adottare strategie gestionali, legate ad una agricoltura di precisione, che si avvalga di moderne strumentazioni e miri all'esecuzione di interventi agronomici più efficienti, tenendo conto delle reali esigenze colturali e delle caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo. Per questo riteniamo necessario che gli sgravi e gli incentivi previsti dal piano Industria 4.0 per lo sviluppo tecnologico in agricoltura diventino strutturali al Sud per almeno 10 anni.

NICOLA MASTROCINQUE