Gli auguri di Valentino a monsignor Battaglia per l'inizio del ministero pastorale presso l'Arcidiocesi partenopea Politica

Carmine Valentino, segretario provinciale del Partito Democratico di Benevento, rivolge un caloroso messaggio di auguri a monsignor Domenico Battaglia, per tutti don Mimmo, come ama farsi chiamare.

Gentile Don Mimmo,

a poche ore dall’avvio formale del Suo nuovo importantissimo ministero, mi permetta di porgerLe un caloroso augurio.

Abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di conoscerla e apprezzarla come maestro esemplare e testimone del messaggio evangelico, guida spirituale capace di immergersi nella storia delle persone, a cominciare dalle più fragili, povere, dimenticate.

Un pastore per molti giovani, di cui ha saputo intercettare i bisogni, le aspirazioni e soprattutto i tormenti e le inquietudini.

Interprete autentico di quella Chiesa che Papa Francesco ha usato definire «accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade». Preoccupata di persuadere più che di imporre, ostinatamente protesa al confronto franco e leale, al dialogo con tutti nella comunità cristiana e con ogni uomo e ogni donna di buona volontà.

Ora la attende una missione oltremodo difficile e impegnativa, la guida della Chiesa i Napoli, la capitale del Mezzogiorno impoverita dalla crisi, una città in perenne lotta contro i suoi mali storici, la criminalità e la disoccupazione.

Una sfida, per di più, da vivere nell’eccezionalità del tempo presente. Un’epoca «pandemica» che ci ha tutti brutalmente ricondotti alla costitutiva fragilità della dimensione umana. «Quell’inconsistenza - come Lei stesso ebbe a dire la scorsa primavera - di ciò in cui pensavamo di aver trovato la chiave risolutiva di tutti i nostri problemi, la gracilità di quell’economia che, sia a livello locale e sia a livello globale, è stata ritenuta l’unica meta ed è stata vista e osannata come l’unica via, che al di fuori di ogni regola, porta l’umanità verso la felicità sulla terra».

Tuttavia e per fortuna non è possibile scegliere: «oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà» (Aldo Moro).

«Confide, surge, vocat te». Tanti auguri Don Mimmo!”.