Le criticità della Statale Appia. L'Anas avvii immediatamente un altro cantiere Politica

Mi capita di percorrere, con una certa frequenza, la SS7 di Benevento, la nostra cara statale Appia. E' un'arteria fondamentale, sia per la relazione che crea tra citta' capoluogo e provincia sia per il traffico extraurbano. Di recente la percorrenza è diventata faticosa, soprattutto per i vari cantieri aperti e le conseguenti serpentine, un continuo districarsi tra birilli e aste rifrangenti. Ma è giusto che sia così, perché la sicurezza da ricercare sulle strade non è mai troppa, e quella esistente non è mai sufficiente. Magari ci si può interrogare sulle lungaggini dei lavori e i tempi scelti per la realizzazione delle opere, che quasi sempre coincidono con le ferie o le festività importanti dell’anno, ma queste ragioni di limitazione dovrebbero essere considerate in maniera positiva, proprio perché tese ad una maggiore salvaguardia per gli automobilisti.

Ma fortunatamente non sono molti i lagnosi, e proprio dagli automobilisti più attenti, soprattutto quelli che percorrono giornalmente la SS7, mi vengono fatte notare altre e ben più importanti criticità. Chi proviene dalla galleria Avellola, in direzione Rione Libertà, dopo il primo svincolo di uscita incontra l’immissione sulla SS7 del traffico proveniente da via Avellino e SS88 del Due principati. Uno solo è il problema principale, e quindi la preoccupazione che crea agli automobilisti questo innesto, così come è stato concepito e realizzato. Ma con diversi corollari.

Il primo riguarda l’immissione in sé, in assenza della corsia di accelerazione, che l'art. 3 del Codice della strada definisce come la corsia specializzata per consentire ed agevolare l'ingresso ai veicoli sulla carreggiata (questo per le strade a più corsie, com’è il caso della SS7). E’ evidente che non c’è nemmeno la corsia di emergenza, per cui chi proviene da via Avellino si deve subito inserire nella corsia di marcia.

Anche in questo caso l’automobilista, se è a conoscenza della criticità, per precauzione non deve andare né troppo piano, perché può costituire ostacolo e generare tamponamenti, né troppo veloce, perché all’improvviso si trova davanti il segnale di stop e sarebbe costretto ad una brusca frenata. E una volta fermo, se non ha un forte torcicollo, deve ruotare la testa a sinistra e sperare che chi transita sulla statale non vada eccessivamente forte. Vi domandate perché? Semplicemente perché la visuale a disposizione, con una netta e fastidiosa curva, non consente di inserirsi agevolmente sulla statale, e l’immissario potrebbe trovarsi addosso un’auto che viaggia a velocità sostenuta.

Ma anche chi proviene dalla galleria non è che se la passi meglio, anzi. Perché non deve procedere né troppo piano, per evitare il solito intralcio e il possibile tamponamento, né troppo forte, perché potrebbe all’improvviso trovarsi sbarrata la strada dal veicolo che s’immette. Meglio sarebbe che si spostasse con un certo anticipo, anche in assenza di un veicolo da superare, nella corsia di sorpasso, in modo da allontanarsi il più possibile dal famigerato innesto.

Soprattutto di mattina, ma anche nel primissimo pomeriggio, in occasione dell’apertura e della chiusura delle scuole, il traffico diventa davvero forte. Immaginiamo allora di procedere, in queste circostanze, in direzione Rione Libertà. Le due corsie sono intasate, si procede in maniera rilassata, ma non tanto da evitare una frenata brusca se un’auto s’immette all’improvviso da destra. Perché l’altra ipotesi, e cioè di spostarsi sulla corsia di sorpasso, non è praticabile perché non c’è spazio. Ma anche se non c’è molto traffico capita spesso che, uscendo dalla galleria, ci si trovi nella situazione di estrema criticità: e cioè che un’auto ci sta sorpassando e che nello stesso momento ce n’è un’altra che si sta immettendo sulla statale.

E mi torna alla mente, in una seduta del tribunale dell’inquisizione, un giudice di buon cuore che chiese al predestinato se preferisse morire impiccato o con la testa tagliata dalla scure. Nella corsia di sorpasso non si può andare, dritto non si può procedere e né si può bloccare la macchina all’improvviso per paura di essere tamponati. E non si può nemmeno buttarsi a destra, fuori strada, perché c’è la barriera di protezione.

Sarebbe buona cosa, a questo punto, pregare l’Anas che avvii immediatamente un altro cantiere, magari durante le festività e magari causando anche qualche improperio dell’automobilista lagnoso.

UBALDO ARGENIO

Altre immagini