Paduli Nuova agli amministratori: siete degli incapaci Politica

Poco più di undici mesi al rinnovo dell’amministrazione comunale di Paduli nella primavera del 2020. Quattro anni trascorsi tra singulti vari e privi di un’autentica progettualità. E nell’incontrare alcune settimane or sono nei corridoi degli uffici comunali il vicesindaco Rocco Pietro Vessichelli avevamo pensato a una sua boutade quando, a una precisa domanda sul come andasse l’attività amministrativa, ci rispondeva con uno stanco quanto laconico “navighiamo a vista”. Forse ignorando o forse no che nel linguaggio politico è il cercare di destreggiarsi in determinate situazioni senza avere solide basi o validi punti di riferimento. Tant’è che in una nota di uno dei due gruppi consiliari d’opposizione, Paduli Nuova, ne abbiamo trovato conferma.

Secondo quanto lamenta il gruppo politico anzidetto, esaminando il documento unico di programmazione balza evidente che “neanche uno dei progetti prospettati a inizio mandato risulta oggi in opera”. L’amministrazione comunale padulese - sempre secondo la denuncia di Paduli Nuova - sembra essere incapace in modo totale di adempiere al ruolo demandatole dai cittadini. Grave - è ritenuto ancora dallo stesso gruppo consiliare - ricevere per il secondo anno dal prefetto una diffida per il ritardo accumulato nell’approvazione del bilancio preventivo 2019, la qual cosa evidenziando la negligenza e l’inattività della macchina amministrativa.

Il bilancio preventivo è stato poi approvato con i soli voti della maggioranza, con l’assenza non passata inosservata del vicesindaco detentore delle deleghe in materia. Un bilancio scarno e privo di qualsivoglia programma di sviluppo per il paese.

Il sindaco Domenico Vessichelli giustifica la mancata attuazione dei programmi con l’assenza di fondi e ritiene gli evasori fiscali la principale causa di tale situazione.

Ma per Paduli Nuova “l’amministrazione comunale non riesce a prendere coscienza che in una programmazione e progettazione si deve tener conto dei piani e fonti di finanziamento europei, e che non si possono programmare le proprie attività aspettando i trasferimenti dallo Stato”.

Inoltre - conclude la nota - l’amministrazione non riesce a rendersi conto che se non ci sono bandi per i progetti prospettati, molto probabilmente è perché le intenzioni non sono aderenti alle prospettive politiche nazionali e internazionali. In altre parole, l’attuale amministrazione vive fuori dal mondo, con Paduli che giorno dopo giorno continua a morire”.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it