Paventata chiusura piazza Risorgimento, i Giovani Democratici esprimono disappunto Politica

I Giovani Democratici di Benevento esprimono il loro disappunto in merito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Benevento Clemente Mastella sulla sua pagina Facebook con cui ha anticipato la decisione di chiudere piazza Risorgimento per venerdì e sabato prossimo, per contrastare gli assembramenti che si sono verificati nei giorni scorsi.

La piazza in questione - scrivono - negli ultimi giorni è stata protagonista di scenari poco rassicuranti, sia rispetto all’inciviltà di chi, in un momento di ritrovo, ha lasciato immondizia ovunque e sia rispetto al fatto che non sempre si sono verificati comportamenti atti a preservare la sicurezza, nonostante l’emergenza del coronavirus non sia ancora superata.

I motivi di preoccupazione legati a questa situazione hanno spinto il Sindaco ad ipotizzare la chiusura dell’area alle macchine e alle persone.

Noi Giovani Democratici di Benevento guardiamo con perplessità a questa previsione, in quanto privare i ragazzi di spazi comuni significherebbe semplicemente consentire agli stessi di spostarsi ed individuare altri luoghi in cui ritrovarsi pur di riacquistare un minimo di socialità di cui sono stati privati a lungo a causa della pandemia. Il problema, in pratica, non verrebbe affatto risolto.

Crediamo che oggi, ancor di più, sia opportuno restituire ai giovani gli spazi di cui per molto tempo non hanno potuto fruire: gli stessi spazi ampi come piazza Risorgimento garantiscono il distanziamento sociale e consentono di ritrovarsi in tutta sicurezza nel rispetto degli accorgimenti normativi.

Chiudere significherebbe evitare di assumersi responsabilità.

Noi Giovani Democratici confidiamo nel buon senso di tutti, a partire da quello dei giovani affinché si impegnino a rispettare le regole, a garantire il decoro urbano e ad evitare di creare assembramenti.

Crediamo ancor di più nel ruolo delle istituzioni affinché consentano di fruire dei luoghi con le modalità prescritte in questo periodo di emergenza.

In tal senso sarebbe opportuno predisporsi all’ascolto dei ragazzi e attuare degli interventi per garantire sicurezza, pulizia e igiene.

Basterebbe semplicemente istallare più cestini della spazzatura, in uno spazio in cui sono assolutamente insufficienti, e magari più panchine, che consentano anche ai più anziani di accedervi in assoluta sicurezza.

L’equilibrio lo si garantisce soltanto se accanto alla previsione di regole e controlli si associa la garanzia di rispettare la libertà e le esigenze di spensieratezza dei ragazzi.

Ciò non toglie il fatto che, qualora si dovessero verificare delle trasgressioni, sarà dovere di chi di competenza far rispettare tutte le prerogative e segnalare i comportamenti scorretti”.