Regionali 2020, legge elettorale da cambiare occorre una mobilitazione Politica

Qualora la Legge Regionale dovesse restare quelle attuale, cioè la numero 4 del 27/3/2009, con la quale l’attuale Consiglio Regionale venne eletto nel 2015, ancora una volta il Sannio potrebbe essere considerato la “Cenerentola” della Campania, per quanto riguarda la presenza nel “parlamentino” del Centro Direzionale.

Nel 2015 la Circoscrizione di Benevento riuscì ad eleggere un solo consigliere, Erasmo Mortaruolo candidato per il Partito Democratico, anche se al Sannio in ogni caso dovevano essere garantiti due consiglieri. Invece, i tanto biasimati “resti” fecero perdere il secondo consigliere, che pur la ripartizione dei seggi ci avrebbe dovuto garantire. Così addio seggio per Fernando Errico, che all’epoca era candidato per Forza Italia.

Insomma oggi possiamo contare su una minima, unica, presenza in Consiglio Regionale, rispetto alla presenza di tutte le altre province.

Neanche a parlarne per quanto riguarda la presenza in giunta, dal momento che oramai sono tantissimi gli anni di assenza nei vari esecutivi, cioè nelle stanze che veramente contano. Se n’è perso il conto e, forse, anche per questo molto spesso il Sannio viene penalizzato.

Intanto nella primavera del prossimo anno è previsto il rinnovo del Consiglio Regionale e, restando così le cose, anche questa volta la nostra provincia rischia di restare con al massimo due consiglieri.

Per questo è in atto una grande mobilitazione per cercare di porre una freno alla penalizzazione del Sannio.

Naturalmente per raggiungere l’obiettivo bisogna per forza di cose cambiare Legge Regionale e Statuto, e proprio su questo tanto si discute in questi giorni. E’ fuori di dubbio, però, che occorre la mobilitazione di tutte le forze politiche, mettendo per una volta da parte le varie “casacche”, perché soltanto così si potrebbe tentare di ottenere un po’ di giustizia. Si riuscirà? Almeno… tentar non nuoce!

Ma anche a livello nazionale la situazione si è fatta a dir poco critica.

Il recente taglio dei parlamentari, imposto dal Movimento 5 Stelle, potrebbe diventare molto deleterio per il Sannio, che, quando si ritornerà al voto, certamente non riuscirebbe a confermare l’attuale “pattuglia” di Camera e Senato. Anzi sono in molti a pronosticare che il “piccolo” Sannio potrebbe anche restare completamente fuori. Ma, in questo caso, tutto è legato alla nuova Legge Elettorale, necessaria per accompagnare il taglio dei parlamentari.

GINO PESCITELLI