Regionali, Pietro De Simone: ''La priorità è valorizzare le aree interne'' Politica

Alle prossime elezioni regionali è schierato nella lista del PSI (Partito Socialista Italiano), il candidato campolese Pietro De Simone. È iscritto alla facoltà di Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli. Non disdegna le attività sociali, ricopre la carica di segretario del Forum dei Giovani, in Campoli del Monte Taburno, è attivo nell’associazionismo universitario. Il candidato ha concesso un’intervista a Realtà Sannita, per motivare la sua scelta di scendere in campo, per affrontare le criticità e le problematiche che attanagliano la Valle Vitulanese.

Perché ha scelto di candidarsi per le Regionali 2020?

Il mio interesse per la vita pubblica è sempre stata una costante nella mia vita, a partire dalla prima adolescenza. Questa candidatura è sorta dopo un lungo percorso di avvicinamento al Partito Socialista Italiano. Ho sempre avuto voglia di fare per il mio territorio ed ho trovato in questa casa politica un luogo dove potermi esprimere e dove lottare per il Sannio. Il partito e i suoi esponenti hanno da subito apprezzato la mia personalità e la mia voglia di mettermi al servizio della comunità beneventana, dandomi quindi la possibilità di concretizzare questo impegno tramite la candidatura al Consiglio Regionale.

Quali sono le criticità ataviche della Valle Vitulanese e come intende risolverle?

Il nostro territorio parte già per sua natura svantaggiato, è la zona interna della cosiddetta Campania Infelix. Da sempre sotto rappresentato presso qualsiasi istituzione, e spesso dimenticato il giorno dopo le elezioni. È necessario dar vita ad una rete di trasporti e mobilità che coinvolga anche la Valle Vitulanese. È fondamentale puntare sulle bellezze territoriali turistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche di questo splendido territorio, troppo spesso sottovalutato.

L’Ente Parco Taburno-Camposauro perché non riesce a decollare sulla pista dello sviluppo territoriale?

L’Ente Parco Taburno-Camposauro rappresentava la speranza per questo territorio di tornare centrale e strategico. Una delle problematiche che affliggono questo ente è il mancato riconoscimento dello stesso quale soggetto intermedio, dunque con la difficoltà dell’ente di intercettare e gestire autonomamente fondi e risorse. Inoltre, l’Ente Parco soffre di una mancata divisione di funzioni tra i diversi soggetti che operano su quel terreno, con una difficoltà evidente di gestione dell’ente stesso.

Qualora fosse eletto al Consiglio Regionale della Campania quali sarebbero le priorità dei cosiddetti cento giorni di legislatura?

Una delle mie priorità è sicuramente l’aumento della spesa per la promozione turistica delle zone interne, spesso ricche di bellezze paesaggistiche ed artiche, ma pressoché sconosciute altrove per la mancata promozione delle stesse.

NICOLA MASTROCINQUE

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