Se il Bando Periferie non passa perdita secca di 18 milioni ma per De Lucia (M5S) non è vero Politica

La seduta del Senato dello scorso 6 agosto, in cui è stato licenziato il decreto “Milleproroghe”, con un emendamento “grillino” che ha praticamente sospeso la validità del “Bando Periferie” del governo Gentiloni, certamente sarà ricordata come una pagina nerissima da parte di un centinaio di sindaci che ora rischiano di perdere circa 3,8 miliardi di euro di fondi (di cui 2.1 miliardi di euro statali), nonostante le 120 convenzioni già siglate a Palazzo Chigi, per altrettanti progetti, con il predecessore dell’attuale premier del governo giallo-verde.

E’ vero che il “Milleproroghe” è stato per ora approvato soltanto dal Senato e che tante cose stanno già cambiando alla Camera, dove entro il 23 settembre deve essere convertito in Legge, intanto, però, le tantissime proteste, forse anche giuste, da parte dei sindaci interessati (un bel po’  anche di espressione di Lega e 5 Stelle) e soprattutto dell’ANCI, che è andata all’attacco e parla di  indecenza costituzionale e di ricorso alla Consulta, non hanno dato effetti.

C’è anche da aggiungere che lo scorso 6 agosto l’emendamento leghista anti “Bando Periferie” è stato licenziato dal Senato all’unanimità, quindi anche dalle minoranze, però tanti hanno affermato di essere stati ingannati al momento del voto (evidentemente il gran caldo di quei giorni ha giocato un brutto scherzo!)

Per quanto riguarda il capoluogo sannita ben 17 progetti, parecchi dei quali  già approvati e cantierabili, potrebbero non avere un futuro, con un grave pregiudizio dal momento che veramente il volto della città potrebbe cambiare una volta realizzati i 17 progetti.

A parte ne pubblichiamo l’elenco completo, ribadendo che l’intero programma aveva avuto il via libera dopo la firma, avvenuta a Palazzo Chigi, tra il sindaco Mastella e l’allora premier Gentiloni, come dimostrano anche le foto a suo tempo rese pubbliche ed apparse su tutti i mezzi d’informazione.

Una cosa c’è da aggiungere: nello stesso giorno che il Senato ha stoppato gli effetti del “Bando Periferie”, era pervenuta al Comune capoluogo una comunicazione del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’invito alla trasmissione  delle delibere di approvazione di tutti e 17 i progetti. E questo vuol dire tanto!

Intanto in questi giorni l’ANCI continua la sua forte battaglia, ma almeno fino ad ora nessuna intesa è stata raggiunta con il Governo, e si è pronti a sfilare a Montecitorio in “fascia tricolore” per quei cambiamenti che la Camera potrebbe apportare al testo licenziato dal Senato.

Benevento, però, rischia di perdere un investimento pubblico di 18 milioni di euro, Un tesoretto al quale andrebbero ad aggiungersi ulteriori risorse messe a disposizione da privati,  per una cifra complessiva di circa 30 milioni di euro.

Cambierà qualcosa? In questo momento è difficile dare una risposta, soprattutto se consideriamo la “telenovela” vaccini che anche fa parte del “Milleproroghe”.

GIPE