Si cerca l'anti-Mastella. Partiti già mobilitati per le elezioni di primavera Politica

Indubbiamente i risultati delle ultime Regionali, ed anche quelli ottenuti nelle comunali almeno nei Comuni più importanti e nei capoluoghi, hanno cambiato, ed anche di molto, gli equilibri politici anche nazionali. L’attuale maggioranza giallorossa ne è uscita rafforzata, il Governo più andare avanti con più tranquillità, anche se i numeri soprattutto al Senato sono sempre “ballerini”, soprattutto, però, si è capito, sia nelle Regionali che nelle amministrative e nei ballottaggi, che dove Partito Democratico e Movimento 5 Stelle viaggiano insieme qualche risultato insperato si ottiene.

E questo discorso potrebbe riguardare soprattutto la Campania, se consideriamo che nella prossima primavera, Covid permettendo (ed i numeri di questi ultimi giorni fanno veramente paura!), sono in programma le Comunali non solo a Napoli, ma anche a Caserta, Salerno e Benevento. Insomma, solo Avellino non è interessato dal rinnovo amministrativo. Ed allora il Partito Democratico ed una buona parte del Movimento 5 Stelle stanno ragionando, sotto la spinta di Zingaretti e Di Maio, per puntare a ritrovarsi uniti non solo nel Governo ma anche negli Enti Locali. Questo alla luce dei risultati ottenuti a settembre ad urne aperte.

Questo discorso interessa anche il Sannio, se consideriamo che nei primi mesi del 2021 dovranno essere rinnovati il “parlamentino” della Rocca dei Rettori (si badi bene solo il Consiglio Provinciale perché il mandato dell’attuale presidente Di Maria non è in scadenza), che il Consiglio Comunale del capoluogo, a cominciare dall’attuale sindaco Mastella. Per il nuovo Consiglio Provinciale il voto è previsto per febbraio con la stessa legge (voteranno soltanto i sindaci ed i consiglieri comunali dei 78 Comuni), mentre per quando riguarda il capoluogo se ne parlerà in primavera, quasi certamente a maggio. E c’è da aggiungere che non si voterà soltanto a Benevento, ma anche in una ventina di altri Comuni tra i quali spiccano San Giorgio del Sannio, Airola, Cerreto Sannita , Pietrelcina, San Nicola Manfredi. Dugenta, Solopaca. Insomma, sarà un rinnovo amministrativo molto atteso.

E proprio in vista di questi due appuntamenti le “manovre” sono già iniziate.

A febbraio, quindi, si inizierà con il rinnovo del Consiglio Provinciale.

La scorsa volta Mastella riuscì a mettere insieme tante forze politiche, anche non omogenee, prima per eleggere Di Maria alla presidenza e poi per ottenere la maggioranza in Consiglio, ma questa volta certamente non sarà così. In una recente riunione, svoltasi a metà della scorsa settimana, i tre partiti di centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) hanno deciso che saranno presenti con i propri simboli, cercando di formare tre liste, anche se non sarà certamente facile trovare il numero di candidati necessari per dare vita alla lista. Forse, soltanto la Lega potrebbe non avere problemi, avendo un sufficiente numero di Consiglieri, mentre alla fine, forse, Forza Italia e Fratelli d’Italia dovrebbero unirsi per formare una lista. Per quanto riguarda il Partito Democratico, non dimentichiamo primo partito nel Sannio dopo le Regionali, nessun problema per formare la propria lista autonoma e sotto il simbolo nazionale, mentre difficoltà potrebbe incontrare il Movimento 5 Stelle. Ed allora già per il rinnovo del Consiglio Provinciale una possibile collaborazione Pd - 5 Stelle? Tutto da capire, per il momento, come si comporterà Mastella con “Noi Sanniti”, ma potrebbe essere questa la prova generale per il rinnovo del Consiglio Comunale del capoluogo. Una cosa è certa: Mastella avrebbe i numeri necessari per poter formare una lista ed andare da solo.

Venendo al rinnovo del Consiglio Comunale del capoluogo, la situazione si fa ancora più complessa e gli scenari allo stato ancora tutti da scoprire.

Una sola cosa allo stato è certa: abbiamo già due candidati sindaci usciti per tempo allo scoperto.

Innanzitutto c’è Clemente Mastella, che già ufficialmente, subito dopo il voto delle Regionali, ha annunciato la sua ricandidatura; poi Federico Paolucci, che avrebbe in animo di trovare una intesa con l’intero centrodestra. E di questo si è discusso anche nel faccia a faccia di mercoledì scorso tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Che possibilità ci sono? Indubbiamente il feeling è già nato tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, mentre per quanto riguarda la Lega si è registrata una chiara “frenata”, dicendo che bisogna parlare prima dei programmi e poi dei nomi, aprendo, però, anche al mondo civile. Però Paolucci ha deciso di andare avanti, ed anzi già si è dimesso da Segretario di Fratelli d’Italia, affidando il partito ad una triade.

E Mastella? Ha deciso di andare avanti, anche da solo, rivolgendosi ai cittadini. Starebbe già lavorando su tre o quattro liste civiche, fidandosi sul buon successo ottenuto nelle Regionali con “Noi Sanniti”, primo partito in città. E’ difficile che possa contare sull’apporto dei partiti tradizionali. Del resto Forza Italia oramai non c’è più nel Consiglio Comunale di Palazzo Mosti dopo che Anna Rita Russo, Nanni Russo, Antonio Capuano e Mila Lombardi hanno aderito a “Noi Sanniti”. C’è poi da considerare lo strappo, definitivo, che il primo cittadino ha avuto con i “Moderati” di Picucci, ed anche una possibile ricomposizione oramai è scomparsa dopo che Picucci, alla richiesta del sindaco, ha rifiutato con sdegno di ritornare in giunta.. A questo punto l’attuale maggioranza di Palazzo Mosti è molto a rischio anche se alla fine del mandato i Consigli non dovrebbero essere molti. Allo stato, quello che è certo, la giunta è monca. Insomma, Mastella punta molto sulla città e non sui partiti, anche se, indubbiamente, molte falle si stanno verificando nella macchina comunale in settori importanti, come l’Urbanistica dove miglia di famiglie sono sempre in attesa delle decisioni per quanto riguarda la trasformazione dei suoli da diritto di superficie na diritto di proprietà,per cui le proteste non mancano.

Ed il Partito Democratico? Un discorso con il Movimento 5 Stelle si sarebbe già aperto, ed anzi il Pd avrebbe già fatto conoscere ai 5 Stelle una triade di nomi sui quali si potrebbe aprire una intesa. Il primo sarebbe quello di Giovanni De Lorenzo, ed i 5 Stelle stanno ragionando. Insomma a Palazzo Mosti un “matrimonio” tra Pd e 5 Stelle potrebbe anche diventare possibile.

Questi i primi sviluppi, ma certamente nei prossimi mesi tanti scenari potrebbero cambiare.

GINO PESCITELLI