Un'ondata chiamata Lega. Il carroccio espugna il Sannio ma non il capoluogo Politica

Dallo tsumani “grillino” delle Politiche del 4 marzo 2018, con il boom dei seggi conquistati alla Camera ed al Senato (ben quattro!), alla “mareggiata” leghista delle Europee dello scorso 26 maggio: il passo è stato breve, ed un solo anno è stato sufficiente per cambiare, in modo netto, i connotati politici nel Sannio.

E’ questo il dato più eclatante, che ha anche del clamoroso, che è uscito fuori dalle ultime Europee. Un risultato, forse, già annunciato, anche se non nelle misure che poi sono uscite fuori dalle urne. Ma, indubbiamente, l’aria che tirava era quella, e già da un bel po’ di giorni!

Ed il trend nazionale questa volta è stato pienamente rispettato anche nel Sannio, dove la “Lega Salvini Premier” è diventato il primo partito con 35.123 voti ed una percentuale del 27,86%. Però, non molto distante il Movimento 5 Stelle con 34.944 consensi ed una percentuale del 27,72%. Insomma, soltanto 179 voti dividono nel Sannio le due forze politiche più scelte dagli elettori, anche se, rispetto alle politiche dello scorso anno, netto è stato il passo avanti della Lega, mentre il Movimento 5 Stelle, nonostante i quattro parlamentari nazionali, ha perso tanti consensi, e deve, soprattutto, meditare sull’apporto che hanno portato (???) nella campagna elettorale i quattro parlamentari nazionali.

Poi, un altro dato deve essere considerato: il risultato sannita del “capitano” Salvini è risultato il più alto di tutta la Regione, ed anzi i “salviniani” hanno incassato il doppio di quanto avuto nella provincia di Napoli. Questo a dimostrazione dell’ottimo lavoro che sta portando avanti da noi Luca Ricciardi, con l’aiuto del leader regionale Cantalamessa. E davvero, poco o niente hanno influito alcune sterili polemiche interne che hanno caratterizzato la campagna elettorale, forse già cancellate dal risultato delle urne. Questo perché Claudio Mosè Principe, leader di un gruppo di leghisti sciolti, ha già lanciato il ”ramoscello della pace” a Luca Ricciardi, con l’invito ad unire le forze per costruire anche nel Sannio un partito sempre più grande.

Da parte loro i “pentastellati”, nonostante i quattro parlamentari, hanno dovuto registrare un sensibile calo nel Sannio, con un 27% di molto inferiore alle ultime Politiche, andando ben sei punti sotto la media campana (che è stata del 33%).

Invece il partito di Salvini è risultato leader in ben 36 Comuni sanniti, mentre il Movimento 5 Stelle si è rifatto nel solo capoluogo, dove risulta il primo partito con 7.313 voti ( 31,48%), contro i 5.445 della Lega (23,44%).

Cosa vuol dire questo dato? Tutto da vedere, in vista delle Regionali del prossimo anno, ma soprattutto delle Comunali in programma tra due anni. Una cosa, però, è certa sin da ora: un centrodestra unito (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia) farebbe “cappotto” nelle Comunali del 2021 (se l’attuale maggioranza di Palazzo Mosti ci arriverà!), ma anche nelle Regionali del 2020. Troveranno i tre partiti un punto d’incontro? Il rebus, grande, è proprio questo, ed avviare un cammino comune sin da ora sarebbe importante.

Terzo incomodo del voto il Partito Democratico, che anche nel Sannio sta tentando la risalita, seppure a passi molto lenti. Nel Sannio il Pd è giunto sotto la media regionale e nazionale, e questo vuol dire che c’è molto da lavorare. Avere vinto a Sant’Agata dei Goti e forse anche a San Marco dei Cavoti nelle amministrative è stato davvero poco, almeno a livello provinciale.

Però, ha un significato notevole il sorpasso operato dal Pd nei confronti di Forza Italia, anche se soltanto per 46 voti ed una percentuale minima. A Mastella non è riuscito neanche il sorpasso nel capoluogo (3.961 voti il Pd e 3.823 Forza Italia) e questo è un dato preoccupante. Il primo cittadino del capoluogo nell’esame del voto ha affermato che nel Sannio Forza Italia ha invertito un trend nazionale, ma, intanto, il dato uscito dalle urne assolutamente non ha premiato gli “azzurri”, ed anche da noi la discussione sul futuro del partito è aperta, e più che mai attuale.

Non male anche il risultato di Fratelli d’Italia, cresciuto di circa due punti percentuali rispetto alle politiche dello scorso anno.

Intanto al Parlamento Europeo il Sannio sarà rappresentato dal solo Piernicola Pedicini, come forse era già scontato, ma certamente Nadia Sgro e Molly Chiusolo non hanno sfigurato, rispettivamente con 11.490 preferenze e 18.907 ottenute nell’intera Circoscrizione.

A questo punto non c’è che pensare alle Regionali del 2020, tenuta dell’attuale Governo gialloverde permettendo. I rumors che giungono sono contrastanti!

GINO PESCITELLI