Asl: missiva di gratitudine da parte di un cittadino per le cure ricevute dalla moglie affetta da Sla Società

Sono numerosi i messaggi di gratitudine che pervengono alla Asl di Benevento per l’assistenza erogata dalla Unità Operativa di Riabilitazione di Benevento. 
Tra i tanti, la lettera, indirizzata al direttore generale Franklin Picker e al responsabile del Servizio Luigi Iacobacci, di un cittadino che ha voluto ringraziare l’Azienda per le cure ricevute dalla moglie affetta da SLA.

“Non posso non esprimere - si legge nella missiva - un grazie di cuore al dott. Luigi Iacobacci che si è prodigato molto e in prima persona per l’ottenimento del comunicatore a scansione oculare. Mia moglie, ormai, si esprime con qualche cenno e le sue parole sono diventate incomprensibili: col tempo e l’addestramento il comunicatore le sarà di sollievo e l’aiuterà non poco. Il dott. Iacobacci ci ha seguito direttamente durante l’iter della pratica, facilitandoci in ogni modo fino a quando ha avuto contezza della sua consegna e del suo relativo funzionamento. Alla tristezza, che regna spesso sovrana in questa casa, si alterna un benefico senso di gratitudine per chi opera per alleviarci questo pesante fardello. Grazie di tutto, dott. Picker, e grazie al dott. Iacobacci. Non lo dimenticheremo”.

“E’ di tutta evidenza - scrive Picker nella sua lettera di risposta - che questa Azienda, nel rispetto della propria mission, ha semplicemente offerto una delle doverose risposte che la situazione richiedeva, riservandosi ogni ulteriore iniziativa finalizzata a sostenere ogni possibile evoluzione del quadro clinico. La generosa signorilità del suo scritto dà ragione all’impegno di tanti operatori che ogni giorno devono fronteggiare i più svariati bisogni di pazienti in serie difficoltà, e smentire con il loro lavoro tanti ingiusti luoghi comuni sulla Sanità pubblica. 
La invito a rappresentare ogni ulteriore problematica dovesse rappresentarsi: nessuna esigenza, utile ad alleviare le conseguenze della malattia, rimarrà senza risposta. E avremo fatto semplicemente il nostro dovere”.