Boom di richieste danni dagli automobilisti Società

Si occuperà la magistratura della questione rimborsi per i danni subiti dagli automobilisti che attraversano le strade di Cervinara. E’ questa la decisione del sindaco Tangredi e della giunta comunale, presa per arginare un fenomeno che rischia di mandare in bancarotta le casse comunali. Già all’atto dell’insediamento, nell’aprile dell’anno scorso, la nuova giunta aveva denunciato la situazione.

Con un manifesto fatto affiggere sulle mura del paese veniva raccontata la critica situazione ai cittadini cervinaresi, invitandoli ad un maggiore senso civico, in alternativa non restava altro che denunciare presunti abusi alla magistratura. Dopo oltre un anno la situazione non è affatto cambiata, gli atti ingiuntivi degli avvocati per danni alle auto, continuano ad arrivare al comune ad un ritmo inarrestabile, tanto che alcuni amministratori pensano addirittura all’esistenza di una apposita organizzazione che potrebbe governare il fenomeno.

Ora però la decisione è stata presa, l’amministrazione comunale di Cervinara manderà tutte le pratiche alla magistratura, chiedendo di indagare sui sinistri denunciati. “ Siamo impotenti, ammette il sindaco Tangredi, è ormai un fenomeno inarrestabile. Abbiamo l’obbligo di vederci chiaro, non possiamo essere schiavi di un contenzioso che rischia di provocare danni irreparabile alla gestione del comune.

Questa forma estrema è’ l’unico modo che ci resta per evitare il dissanguamento delle casse comunali” Dal comune infatti non si capacitano. Praticamente tutte le strade comunali sono state asfaltate ex novo, e nonostante tutto il fenomeno non si arresta. La ragioneria comunale sta completando il dossier da inviare alla magistratura, un faldone corposo pieno di documenti che direttamente il primo cittadino di Cervinara consegnerà agli uffici giudiziari. Il sospetto che molti ci marciano è forte, come quello sui danni gonfiati,o inventati di sana pianta. Si era pensato anche di attivare un’assicurazione per garantire il Comune, ma dopo un approfondimento non se ne è fatto più niente.

ALESSIA RUSSO

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