Catene, per ora Società

Ampliare l'area pedonale del centro storico. Sembra un progetto degno di attenzione anche da parte dell'Unesco. E volete che la gente non applauda?

Pure il sindaco di Napoli, il noto Luigi De Magistris, ha fatto qualcosa di simile, regalando a chi vuole andare a piedi addirittura via Caracciolo. Il suo successo è stata percepito a Benevento, mentre si è messa la sordina sulle rivendicazioni dei commercianti che alla riviera di Chiaia rischiano di chiudere per mancanza di avventori motorizzati.

A Benevento è pedonalizzata la parte alta del centro storico longobardo. Per il Corso Garibaldi non passano neanche gli autobus urbani (in compenso passano vetture delle forze dell'ordine, mezzi semoventi dell'Asia, carri funebri e macchine d'epoca per temerari nubendi).

L'Amministrazione comunale ha deciso di portare un po' più su il recinto dei privilegiati, con lo scopo - si presume - di collegare più strettamente il Corso Garibaldi alla villa comunale. Quest'ultima, infatti, dopo i disastri della nevicata di febbraio, ha bisogno di amorevoli cure convalescenziali.

I beneventani sono maledettamente abitudinari. Ce l'hanno nel sangue l'idea del coprifuoco che, fino agli anni '50 del secolo passato, vigeva per la civica moralità urbana. Mai oltrepassare il palazzo del governo.

Ecco spiegata anche la ragione dell'uso che della villa solevano fare, a dispetto dell'inflessibile andirivieni del custode Rocco Catillo (prossimo ai cento anni: auguri), assegnandosi anche una graduatoria dei posti più idonei a quella che si sarebbe detta, poi, privacy. Per esempio, il posto migliore, ché bisognava arrivarci di proposito, era quello chiamato 'Ncoppa Rampone: propriamente dietro l'aiuola presidiata dal busto del patriota Salvatore Rampone, ai confini del muro della villa Zamparelli.

Negli anni '70 la domenica mattina, unitamente alla esibizione della macchina nuova, elargiva la libertà di superare, addirittura, il monumento ai caduti. Mainella si accreditava come punto di riferimento urbano.

Sapete quello che è successo dopo. Sono giunte colonie di donne per le quali è stato coniato un nuovo termine che invano cerchereste nel Grande Dizionario della Lingua Italiana di Salvatore Battaglia. Costoro non conoscendo le barriere civiche vanno in villa come si andrebbe ad un qualunque giardino pubblico. Forse nei paesi dell'est non avevano 'Ncoppa Rampone.

Lungi da noi l'idea che si intendano sfrattare ucraine e rumene dalle panchine della villa. L'idea dell'allargamento della zona pedonalizzata, però, ha per fine ultimo di inglobarvi gli spazi ombrosi della villa.

L'ideale sarebbe, a questo punto, di allestire un percorso alberato dal palazzo del governo al cancello della villa in piazza Castello. In effetti i lecci, una volta, c'erano di lato al Castello. Furono tolti dal sindaco Mario Rotili quando il presidente della Provincia Pasquale Saponaro fece fare il primo restauro alla Rocca dei Rettori. Non credo ci sia al Comune una raccolta di cartoline per verificare quanto sto raccontando. Fatto sta che, con decisione avente i caratteri della subitaneità (se penso a quanti anni sono passati da quando gli abitanti di via Saragat hanno chiesto una pensilina per la fermata dell'autobus all'incrocio con via Avellino), sono partiti i lavori.

Viene il sospetto che l'Amministrazione sia stata contagiata dalla iniziativa dei proprietari di piazza Orsini allargata. Costoro, stanchi di non riuscire a ricostruire, qualche mese fa partirono con i lavori per un parcheggio privato laddove funzionava il più efficiente parcheggio abusivo ufficialmente riconosciuto della città.

Ecco l'intuizione. Perché l'Amministrazione non può fare ciò che è riuscito ai privati?

In tempi strettissimi piazza Castello e la contigua piazza IV novembre sono state occupate da ferramenta varia, strisce bianche e rosse. Ci è sfuggito il cartello indicante il tipo di lavori, quanto dureranno e quanto costeranno. Abbiamo letto sui giornali e ci siamo fatti l'idea che lì le macchine non sosteranno più. Però ci passeranno. Come? Da via del Sole passeranno in fila per una, in mezzo a catenelle sorrette da pilastrini di ghisa. Attenzione, però, alla striscia pedonale posta al servizio di chi va o viene verso la villa comunale. Così incanalate le autovetture potranno solo girare a destra. C'erano degli spericolati, infatti, che giravano a sinistra e imboccavano - addirittura - via Annunziata, notoriamente riservata ai soli residenti.

Da via Perasso verso la predetta via Annunziata il camminamento sarà delimitato da fioriere.

Ci si è chiesti: si potranno mai più montare i palchi per le feste, i concerti, i comizi? E' stato assicurato che basterà spostare le fioriere.

E dove si potranno parcheggiare le macchine?

A questa domanda sarebbe già pronta una delibera. Se dovessero continuare le critiche e le insinuazioni, si passerebbe ai semafori.

Presto piazza IV novembre e piazza Castello, che già oggi molti fanno confusione, si chiamerà, chiaro e forte, Piazza Pulita.

MARIO PEDICINI

mariopedicini@alice.it