CERRETO SANNITA - Presentato il libro ''Cominium Ocritum e le Forche Caudine'' di Lorenzo Morone Società

Lorenzo Morone, architetto e docente di mestiere, 20 anni fa, con i suoi amici montanari esperti. andava in cerca di Virni, tipico fungo dei pascoli d’altura che nasce nel periodo primaverile.

Ci ha raccontato ieri sera, durante la presentazione del suo libro “Cominium Ocritum e le Forche Caudine- una storia eretica”, che lui funghi non ne trovava a differenza dei suoi amici.

E quando fu rimproverato per non aver visto i funghi che stava calpestando si accorse che lui era attratto dalle pietre e non dai funghi.

Quelle pietre che lui vedeva erano parlanti perché gli riportavano alla memoria i suoi studi classici, la storia dei Sanniti e dei Romani, le conversazioni con il su maestro don Nicola Vigliotti.

E fu così che, come Colombo cercando l’India scoprì l’America, lui cercando i funghi cominciò a scoprire, sui monti del Matese, nel quadrilatero tra Cerreto, Pietraroja, Sepino e Morcone, le tracce di un passato, di un vissuto umano che diventava sempre più importante.

Le fortificazioni di Monte Cigno, le mura di antichi templi, i luoghi sacri chiamati Hurtz in osco, i resti di costruzioni in pietra del monte Maschiaturo, la disposizione dei cumuli di pietre di Vallo Antico, le monete di epoca romana di Monte Cigno e Puniche di Monterbano, il ponte megalitico sul Titerno, il podio di Caia Borsa con canale allineati al sorgere del sole nel solstizio di inverno, i dolmen e i menhir di Pietraroja, i ponti e le tracce di fortificazioni militari romane di contrada Marafi in Faicchio, la geografia complessiva dei luoghi oggetto di indagine hanno poi indotto Lorenzo Morone ad approfondire e reinterpretare gli scritti di Tito Livio, di Polibio, di Mommsen, di Signorelli ed altri. Lorenzo è arrivato ad una conclusione imprevista all’inizio della ricerca. Un punto di arrivo che mette in discussione l’opinione dominante sul luogo e sulla vicenda delle Forche Caudine.

Indagando sui fatti, Lorenzo Morone arriva alla sua “storia eretica” che è tale solo rispetto alle idee dominanti, alla consuetudine ma è, come ricorda Emilio Bove, presidente dell’Istituto Storico Sannio Telesino, nella prefazione al libro, “storia coerente” con le premesse ossia con i fatti dai quali è partita l’indagine e aggiungo, con la logica militare che doveva guidare sia i sanniti sia i romani.

Il pubblico del Centro Emmaus, in Cerreto sannita, ieri sera è stato numeroso, oltre 250 persone, ed attento. Dopo i saluti del sindaco di Cerreto Sannita Giovanni Parente, Davide Iannelli di Italia Nostra, Letizio Napoletano dell’associazione socio culturale cerretese, il conduttore della serata, Antonello Santagata, ha dato la parola a Mario Collarile per la Fondazione Terre Magiche Sannite, a Nicola Mastronardi, giornalista e scrittore, al manager della Erbagil che ha supportato la pubblicazione del testo, per poi introdurre i relatori Giampiero Galasso, archeologo, ed Emilio Bove che hanno aggiunto spunti interessanti di riflessione efficaci. Bellissime le immagini iniziali delle montagne matesine (questa parte ancora senza pale eoliche) prese da canale youtube drone series well wind di Raffaele Pilla. La conclusione è stata

Il confronto su questo testo continuerà nelle prossime settimane nel territorio. Il confronto è avviato. L’approdo non lo conosciamo. Ma è bello camminare in mare aperto dove non conta solo la patente nautica.

Carmine Ricciardi

Presidente della Fondazione Terre magiche Sannite