Scegliere una buona soluzione Società
Un vecchio motto di spirito afferma che l'animale più indeciso che c'è in natura è l'aquila. Difatti, non sa mai dove andare: là - qui - là. Certo è solo un gioco di parole, ma di aquile ce ne devono essere molte in giro. Pensano, ripensano, cambiano, si avviano, poi si ritraggono. Ed anche i proverbi non è che ci aiutino molto. La saggezza dei popoli è quasi sempre salomonica e per ogni affermazione, ce n'è quasi sempre una di segno opposto. Chi ha tempo non aspetti tempo: sembra un preciso invito al decisionismo. Ma, subito ci viene in mente che La fretta è una cattiva consigliera e ci viene il desiderio di pensarci ancora, almeno per un'altra volta.
Così sembra essere l'indecisione dei vari amministratori cittadini, che si sono succeduti in diversi lustri, nel caso della vicenda del terminal delle autolinee urbane, collocato - come tutti sanno - proprio in una zona molto centrale.
Caso più unico che raro in gran parte delle città italiane ed estere, dove chi arriva in città trova i terminal in zone alquanto periferiche e prende poi delle avette che arrivano nel centro cittadino. Le motivazioni sono naturalmente alquanto evidenti: si riempie di traffico la parte più delicata della città (quella del centro, appunto); si fanno confluire autobus, corriere e autolinee su percorsi cittadini già intasati nella normalità dei casi; si contribuisce sostanzialmente ad aggravare la situazione d'inquinamento atmosferico.
Come sempre, c'è un risvolto positivo della medaglia: pendolari ed utenti saltuari, che provengono dai paesi, vengono trasportati fino in centro. Gli studenti si possono godere la Piazza per eccellenza (Piazza Risorgimento), dove ci si incontra, si parla, si organizzano scioperi o altre lodevoli iniziative. Gli altri utenti hanno il piacere di essere depositati a pochi passi dal Corso, dove si può passeggiare, guardare le vetrine, sentirsi insomma al centro.
La possibilità di decentrare il terminal è stata più volte esaminata e data per certa. Anzi, qualche anno fa, nei pressi della Stazione centrale delle FFS, dove sono disponibili ampi spazi nei pressi di un palazzetto dello sport e di vari supermercati, vennero anche installate apposite strutture per i passeggeri in arrivo (panchine, pensiline). Ma poi le aquile hanno avuto il sopravvento: qui o là, mah!!
Altri siti si possono facilmente identificare e sicuramente gli esperti del traffico cittadino e dei sui principali flussi lo sapranno fare al meglio. Le coperture economiche comunque vi debbono essere e nelle opere pubbliche sono alla base di ogni realizzazione non velleitaria.
Cosa manca allora? Ah, la decisione! Siamo un paese di aquile: là, qui, là.
LUIGI PALMIERI