Società - Vanterie maschili e antiche memorie

Vanterie maschili e antiche memorie Società

Giacomo Casanova di Seingalt, veneziano. Un nome magico, che evoca in tutto il mondo il simbolo dell’uomo forte, virile, conquistatore irriducibile. Da lui è iniziata quella lunga storia, con la “s” minuscola, che ha convinto tutte le donne del mondo – o quasi – a condividere l’idea americana, espressa nel concetto “Italians do it better” (“Gli Italiani lo fanno meglio”).

Uomo dalle mille risorse è stato viaggiatore curioso, giocatore abituale, abile uomo d’affari, intellettuale non disprezzabile, che ha avuto l’occasione di conversare con Voltaire, Rousseau e Mozart, un VIP (very important person) del Settecento, che ha incontrato i maggiori sovrani del tempo. Ma è stato soprattutto un poeta e letterato, che ci ha lasciato il racconto della sua vita avventurosa.

L’opera, naturalmente intitolata “Histoire de ma vie”, venne scritta in francese, la lingua cioè che all’epoca poteva essere considerata come quella in grado di raggiungere il maggior numero di lettori. Solo nel 1964 una traduzione in italiano della Casa Editrice Mondadori ha reso disponibile al grande pubblico la “Histoire”. Sono sette volumi di un certo peso e la parte dedicata alle conquiste amorose del Casanova non è certo quella più importante.

Al riguardo, comunque, il gran seduttore veneziano è molto preciso e ci racconta successi (tanti) e bocconi amari (pochi) con sufficiente schiettezza. Ci dice, per esempio, che il massimo dei “rapporti completi” possibili è stato, per lui giovane e vigoroso, di sei in un arco di diverse ore, intervallate da pasti, conversazioni, abluzioni, e così via. Già al compimento del sesto rapporto, come gli capita con “M.M.”, infatti, “il tuorlo dell’ultimo uovo è rosso”. Casanova ha 28 anni a quel tempo.

Passano i tempi. Forse la salute migliora, forse gli stimoli chimici sono più efficienti, o forse c’è solamente il gusto di stupire, il desiderio di primeggiare in tutto. Certo è che, da intercettazioni telefoniche comunque venute alla luce, veniamo a sapere che il nostro primo ministro ha del tutto stracciato Giacomo Casanova.

Lui, il Cavaliere, che di anni ne ha qualcuno in più del celebre veneziano, se ne è fatte ben “otto” di giovani donne su undici che facevano la fila davanti alla sua camera. Che dire? C’è da restare sgomenti! Con che animo ci presenteremo alle nostre mogli o compagne o fidanzate, quando già una semplice “ripetizione” ci sembra un ostacolo insormontabile?

 D’altra parte, ce lo dovevamo aspettare, prima o poi.

Già eravamo consapevoli che Lui fosse il migliore statista italiano degli ultimi centocinquanta anni; sapevamo pure che da giovane era un fortissimo “centravanti di sfondamento” nella sua squadra di calcio (e immaginiamo lo scorno dei difensori avversari alti 1 e 80 o 1 e 90!!); è notorio che le vittorie del Milan sono dovute ai Suoi preziosi consigli dati ad Ancelotti e compagnia, finanche sugli schemi dei calci di punizione; per non parlare dell’imprenditore!

Cosa rimaneva? Solo l’ufficialità che anche nel numero di “quelle prestazioni” Lui fosse il primo!

Caro Casanova, ogni record prima o poi è destinato ad essere superato. Anche se solo “col pensiero”!

LUIGI PALMIERI

 

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