Calcio, Serie B: niente svolta per la ''Strega''. Con il Como altro 0-0 in inferiorità numerica Sport

Il Benevento non è riuscito neanche stavolta a mettere il turbo e sprintare in vista del rush finale di campionato. Quando mancavano 10 turni alla fine della corsa, la gara casalinga contro il Como - additata dai più come la “sfida della ripresa” - non ha recato con sé alcuna svolta. Ansia, tensione e suspence, piuttosto. Perché nello 0-0 contro i comaschi, la Strega ha finito perfino in affanno, attesa l’inferiorità numerica provocata da una sciocchezza di Tello ed una svista dell’arbitro Santoro.

Alla fine della fiera, il Benevento non è riuscito a rimpinguare con decisione lo scarno bottino che continua a condannarlo alla zona retrocessione da settimane, restando ancorato alla zona bollente. Nessuna ripresa, nessuna accelerazione: il conto delle vittorie nelle ultime 12 gare resta terribilmente fermo ad una unità di misura.

Peccato, perché il Como ha disputato tutt’altro che la “gara della vita”, come evidenziato dal proprio tecnico Longo, che aveva provato a spronare i suoi nella conferenza pre-partita. I lombardi hanno approdato nel Sannio con la paura di perdere terreno rispetto alla zona retrocessione, quindi con il precipuo intento di salvaguardare un risultato di parità. La Strega ha provato a farsi valere nei primi 10’, spingendo forte in avanti: un palo (involontario) di Tello al 6’, su cross lisciato da Improta, ha fatto tentennare la retroguardia avversaria. Dopo la sfuriata giallorossa, anche il Como è progressivamente entrato in partita, collezionando una sola buona occasione con Cerri, su punizione dalla distanza, respinta con affanno da Manfredini.

La ripresa lasciava presagire un buon arrembaggio dei padroni di casa, fino al momento della sceneggiata da circo di Odenthal. Dopo 3’, su uno slancio di Tello - già ammonito -, il colombiano ha teso la gamba in avanti per gestirne il possesso, salvo poi ritrarla (per tempo) ed evitare l’impatto con l’avversario. Senonché, con una scenata oltre i limiti dell’imbarazzante, Odenthal è piombato a terra, simulando un impatto del proprio volto con lo scarpino del centrocampista giallorosso. Il regolamento parlerebbe chiaro: ammonizione in caso di pericolosità dell’intervento, a prescindere dall’impatto. Peccato, però, che nel caso in questione non vi fosse neanche un accenno di pericolosità, attesa la prudenza di Tello nel togliere anticipatamente la gamba. Santoro, osservando i rotolamenti di Odenthal, non ha voluto ascoltare alcuna ragione: secondo giallo (e rosso) per Tello; allontanemento, per proteste, di Stellone dalla panchina. Blackout giallorosso.

Il Benevento, finito in 10, ha cominciato ad innervosire ancora di più una gara già tesa. Il Como, d’altro canto, ha cominciato finalmente a ficcare la testa fuori dal guscio. Certo non con convinzione, perché una squadra che ha da giocarsi - ripetiamo - la “partita della vita”, sicuramente non colleziona appena un tiro nello specchio in un’intera frazione di gioco in superiorità numerica. Infatti, a registro è finita solo una conclusione di Cerri, in girata, respinta con buoni riflessi da Manfredini. E niente più.

La Strega ha rinunciato a distendersi in contropiede, oltre che ad attaccare. Sui calci piazzati non è stata assolutamente in grado di impensierire Gomis: il portiere comasco si è rivelato una pantera in tutte le uscite, neutralizzando i piazzati sanniti. Piuttosto, la formazione di casa, riorganizzatosi con una difesa a 4, è riuscita a sterilizzare ogni sortita avversaria, con una partita sontuosa dell’intero pacchetto arretrato: Letizia e Tosca su tutti.

Male, invece, la lettura tattica dell’incontro. Già dal 1° tempo, l’occupazione degli spazi è risultata piuttosto fuori fuoco: lenta ad oscillare, la formazione sannita ha sempre fatto fatica ad ostruire le fonti di gioco avversarie, intralciando sempre con ritardo le linee di passaggio comasche e rincorrendo fino allo sfinimento i portatori di palla dei lombardi.

Dopo 45’ di apprensione, dunque, il punteggio non si è schiodato dallo 0-0. Né Benevento, né Como sono riusciti - né, forse, hanno davvero voluto - ad acciuffare il jolly-vittoria, guadagnandosi un punto ciascuno.

Il Benevento è finito al quartultimo posto, approdando a quota 29 punti: -1 dalla zona salvezza; -1 dalla retrocessione diretta (con Perugia e Spal che, però, hanno una gara disputata in meno). Il Como, invece, ha agguantato quota 36 punti, aggiudicandosi l’11° posto della graduatoria.

La cantilena delle 10 defezioni tra le fila giallorosse, tremendamente aumentate in settimana, non può esser considerata una scusante. Piuttosto, c’è da evidenziare un errore da matita blu per aver consapevolmente scelto di affidarsi a Pasquale Foggia nell’allestimento della rosa. Oltre a profili del calibro di Vokic e Ciano, mai visti quest’anno (così come Farias & co.), non va dimenticato che l’ex diesse è stato in grado di concludere uno “scambio” tra Forte e Pettinari, con quest’ultimo infortunatosi già due volte dal suo approdo nel Sannio e già catalogabile come ennesimo elemento misterioso della rosa di Stellone.

TABELLINO E PAGELLE:

BENEVENTO (3-4-2-1)Manfredini 6,5; Letizia 7, Leverbe 6,5, Tosca 7; Improta 5,5 (dal 42′ st Kubica s.v.), Schiattarella 6 (dal 20st Viviani 6), Acampora 6 (dal 42′ st Pastina s.v.), Foulon 6,5 (dal 50′ st Jureskin s.v.); Karic 5, Tello 5; La Gumina 5 (dal 20′ st Simy 6). All. Stellone: 5,5.

COMO (3-5-2)Gomis 6,5; Odenthal 6, Scaglia 6,5, Binks 6 (dal 22′ st Chajia 5,5); Vignali 6,5, Da Cunha 5,5 (dal 32st Parigini 5,5), Bellemo 6, Arrigoni 5,5 (dal 9′ st Da Riva 5,5), Ioannou 6; Cerri 6 (dal 32′ st Cutrone 5,5), Mancuso 5 (dal 22st Gabrielloni 5). All. Longo: 5,5.

Reti: –

Ammonizioni: al 35pt Foulon D. (Benevento), al 42pt Tello A. (Benevento), al 19st Schiattarella P. (Benevento), al 45+4 st Letizia G. (Benevento) al 6st Arrigoni T. (Como), al 17st Bellemo A. (Como), al 45+2 st Gabrielloni A. (Como), al 45’+4 st Chajia M. (Como).

Espulsioni: al 2st Tello A. (Benevento), al 7st Stellone R. (Benevento).

Arbitro: Santoro di Messina. Assistenti: Dei Giudici e Marchi. Quarto ufficiale: Turrini. VAR e AVAR: Minelli e Margani.

FRANCESCO MARIA SGUERA

Foto: fonte pagina Facebook Benevento Calcio