La “ scossa” di Specchia rimette in corso la squadra Sport

Sarà stata la svolta societaria che ha portato alla guida del Benevento i fratelli Ciro ed Oreste Vigorito o meglio ancora la “scossa” che è riuscita a dare alla squadra ed all’ambiente Francesco Paolo Specchia ( cosa che non aveva fatto Florimbi), ma una cosa è certa: il Benevento sembra essere rinato e nelle ultime cinque gare di campionato ( tre al S.Colomba e due fuori casa) può benissimo conquistare non soltanto i play off, ma soprattutto una posizione di classifica che più si addice al reale valore della squadra ed anche alla possibilità di avere più colpi in canna per la vera e propria “lotteria” dei play off. Insomma, rispetto a qualche settimana fa tante cose sono cambiate, tutte in meglio. Innanzitutto la svolta societaria, con l’addio del gruppo Tescari e l’arrivo dei fratelli Vigorito. A dire la verità l’abbandono del presidente Napolitano era nell’aria (quasi un fatto scontato) dopo le tante polemiche, ma anche i risultati negativi ottenuti negli ultimi mesi, prima con Gabetta e poi con Florimbi sulla panchina. Si pensava che con l’avvento di Florimbi la situazione potesse migliorare, invece il nuovo tecnico ( forse anche perché non bene accetto dalla squadra) contribuiva a rendere le cose ancora più difficili, mentre la classifica peggiorava sempre di più. Ad un certo punto (dopo quattro sconfitte consecutiva) il Benevento poteva dirsi fuori dai play off, dopo un avvio di torneo veramente miracoloso. Così, balzavano evidenti le deficienze dell’organico a livello strutturale, ma anche i grandi errori commessi dal direttore generale Buda soprattutto durante il mercato di riparazione di gennaio. Per questo la svolta societaria era da tutti ritenuta societaria, ma quando tutto sembrava portare verso una soluzione locale ( il gruppo Sparandeo), dal cappello a cilindro uscivano i fratelli ercolanesi Ciro ed Oreste Vigorito, titolari, in irpinia, di una affermata impresa che si occupa di energia alternativa, con impianti non solo nel Sannio ( nel Fortore) ma anche in Puglia e Sardegna. Una impresa che in pochi anni ha conquistato un primato nel settore specifico, soprattutto grazie alla grande managerialità dei fratelli Vigorito. E questo si è visto anche non appena Ciro ed Oreste Vigorito hanno acquisito tutte le quote del Benevento. Da manager navigati hanno subito agito, prima mandando a casa Florimbi ( che non ha voluto neanche firmare la rescissione del contratto), poi chiamando sulla panchina Francesco Paolo Specchia, un ex sempre amato dai tifosi. A ciò bisogna aggiungere la drastica riduzione dei prezzi d’ingresso allo stadio, ed i programmi seri subito lanciati per il futuro ( creazione di una Società per Azioni) con la speranza di poter aggiuntare i play off e conquistare la C1. Insomma, hanno fatto subito capire: da qui alla fine il Benevento dovrà disputare un mini- torneo tutto diverso. Ed i risultati postivi subito si sono visti, prima nella gara interna contro il Montevarchi, dove finalmente il Benevento è tornato a vincere ed anche a convincere, poi a Cava dei Tirreni, dove il Benevento ha disputato una grande partita nonostante avesse giocato l’intera ripresa in 10 minuti e pur avendo di fronte la capolista del torneo. Alla fine al Simonetta Lamberti è stato conquistato un meritato pareggio, e nel finale poteva scapparci anche la vittoria con Rinaldini che non ha saputo approfittare di una grande invenzione del rinato Maschio. Alla fine grandi applausi dei quasi 500 tifosi che hanno seguito la squadra nella difficile trasferta, cosa che un mesetto fa era impensabile. Ma soprattutto, quello che sorprende è il nuovo spirito che anima la squadra, con parecchi atleti che sembrano essere rinati con la cura Specchia. Ci riferiamo a Tangorra e Cagnale, ma soprattutto a Maschio che è tornato finalmente quello della prima parte del torneo ed è riuscito a riprendere per mano la squadra. Ora, per le ultime cinque gare si attende che anche gli altri ritrovino il senno perduto. Intanto, anche la classifica è tornata ad essere interessante. Il Benevento ha riconquistato la quarta posizione, mettendosi alle spalle l’Ancona, ed è pronto ad acciuffare il Sassuolo. Ma anche il Sansovino, che sembra oramai in caduta libera, non è poi tanto lontano. Dietro l’angolo, intanto, ci sono due gare casalinghe (contro Foligno ed Ancona) che possono permettere a Cagnale e compagni di continuare a fare la corsa su Sansovino e Sassuolo. A questo punto il bottino pieno di sei punti diventa quasi una necessità. GINO PESCITELLI