SAN GIORGIO DEL SANNIO - Disabile maltrattato e sequestrato. Arrestata una coppia Cronaca

Questa mattina, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice presso le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta dei magistrati della Procura, nei confronti di un uomo (Pompeo Masone, 53enne) e di una donna (Vincenzina Taddeo, 49enne), conviventi di San Giorgio del Sannio, gravemente indiziate dei delitti di sequestro di persona, maltrattamenti nei confronti di convivente e circonvenzione di persone incapaci; è stato inoltre disposto dal giudice delle indagini preliminari il sequestro preventivo del conto corrente cointestato agli indagati sul quale sono accreditati i ratei pensionistici spettanti al giovane.

Le attività d’indagine, avviate nel mese di ottobre 2017, hanno consentito di acclarare gravissimi indizi dei reati ipotizzati, commessi ai danni di un 37enne affetto da “ritardo mentale con gravi disturbi della condotta”, convivente con gli indagati dal 2015, al quale i predetti sottraevano le somme a questi spettanti a titolo di pensione d’invalidità.

In particolare, le investigazioni hanno consentito di accertare che gli indagati costringevano il giovane a svolgere l’attività non autorizzata di parcheggiatore in San Giorgio del Sannio, per poi sottrargli il ricavato.

La povera vittima era tenuta in uno stato di assoluta soggezione, anche attraverso continue minacce di percosse e lesioni; è stato appurato, altresì, che i due indagati avevano relegato il giovane in un piccolo deposito in lamiera adibito a ricovero attrezzi, posto all’esterno del cortile della loro abitazione, senza finestre e servizi igienici, dotato di un lucchetto esterno che, in alcune occasioni e per le ore notturne, gli indagati serravano, privando, di fatto, della libertà personale il malcapitato.

Sempre nel corso delle attività, i carabinieri hanno rinvenuto, durante un controllo nella capanna di lamiera (successivamente sottoposta a sequestro per illeciti di carattere urbanistico), la persona offesa adagiata su di una branda con il solo conforto di una sottile trapunta, nonostante le disagevoli situazioni metereologiche. E’ emerso inoltre dalle investigazioni che il trentasettenne subiva e reagiva con l’innocenza di un bambino, per le sue condizioni psichiche, ai continui rimproveri e vessazioni nonché agli sfruttamenti posti in essere dagli indagati. Costretto a fare il parcheggiatore anche nelle giornate piovose senza alcun riparo, sotto il controllo a distanza dei due aguzzini, la vittima era del tutto incapace di sottrarsi alla situazione di “quasi schiavitù”. In alcuni frangenti i due indagati addirittura minacciavano il disabile di spezzargli le gambe e di percuoterlo con un bastone, qualora non avesse obbedito ai loro turpi ordini.

Per i motivi sopra descritti all’esito delle indagini la vittima è stata affidata temporaneamente ad un locale centro di assistenza.