Sempre più stravaganti i regali di Natale Politica

Nonostante la crisi, Natale e' la festa per antonomasia a cui si associa la parola regali, la cosa potrebbe sembrare un po' veniale ed anche poco affine con lo spirito che dovrebbe contraddistinguere tale ricorrenza, ma non è del tutto vero.

Associare, infatti, il Natale ai doni non è da vedere come una cosa negativa ed egoistica, i regali si ricevono, ma soprattutto si fanno, perchè alla base c'è un sentimento di affetto e quindi: quale occasione più magica e bella del Natale per dimostrare questo sentimento?

L’affetto che riserviamo ai nostri cari viene racchiuso nei cadeaux che scegliamo con cura e impacchettiamo con amore. E’ proprio lì, sotto l’albero - quando l’attesa e la trepidazione si mescolano con i sentimenti più dolci - che prendono forma i desideri e si riscopre il gusto della sorpresa.

Decidere cosa regalare ad amici, parenti, partner, colleghi e quant'altro non è per nulla semplice, perché se ci si accontentasse di fare regali banali sarebbe facilissimo, si prende la prima cosa che capita e siamo a posto, invece la banalità è stata eliminata dal nostro vocabolario anni fa, per questo ogni anno siamo in cerca di regali di Natale insoliti.

Ecco, dunque, alcuni piccoli suggerimenti per chi fosse ancora alla ricerca di un presente carino, ma soprattutto stravagante.

La sveglia che scappa: quante volte, consciamente oppure no, appena suona la sveglia, la si è spegne per poi girarsi dall'altro lato e sprofondare di nuovo nel sonno, con la conseguenza di arrivare tardi ad un appuntamento? Bene, per chi appartiene alla categoria dei ritardatari Clocky è proprio quello che ci vuole! Si tratta di una sveglia con le ruote che, all’ora prestabilita, inizia a suonare e fugge via dal comodino. Bisognerà pertanto alzarsi per poterla raggiungere e spegnere finalmente il fastidioso suono. Niente paura, le ruote sono resistenti e Clocky supererà anche buona parte degli ostacoli.

Il gioiello parlante: si tratta di un gioiello che unisce argento e oro a un microchip. Quest'ultimo è racchiuso in un ciondolo che viene aggiunto a collane, bracciali o anelli. L'idea è nata dalla partnership tra l'azienda orafa Forme di Energia e la società operante nel settore della tecnologia Follow Me Technology. Utilizzando un particolare tipo di microscrittura è stato realizzato un sistema che permette di memorizzare informazioni, pure di carattere personale, sul gioiello e ascoltarle o renderle disponibili in caso di necessità. Sì, perchè l'idea è quella di far diventare utili i gioielli in questione comunicando allergie, particolari patologie o gruppo sanguigno. Ciò non toglie, però, che possano essere utilizzati non solo come salvavita, ma anche in modo decisamente più romantico, come ogni monile che si rispetti. Si possono, infatti, incidere dichiarazioni d'amore o, magari, la propria canzone del cuore. Scaricando gratuitamente una app dagli store Samsung, Google e Apple un qualsiasi smartphone è in grado di leggere le informazioni contenute nel ciondolo e riprodurle sia sul dispositivo del cellulare sia vocalmente, in modo che il messaggio possa essere percepito da chiunque.

La tazza automescolante: un geniale tazzone che con la semplice pressione di un pulsante creerà un vortice al suo interno rendendo di fatto il cucchiaino superfluo.

Il candelabro per torte: che belle le candeline sulla torta, ma che brutti tutti quei buchi che lasciano sulla copertura. Il candelabro per torte, ovvero, un geniale porta candeline modellato come un lussuoso candelabro in miniatura, si rivelerà non solo utile ed elegante, lasciando un unico segno al centro del gâteau, ma poiché il modello è standard - dato che ospita solo 9 candeline - sarà perfetto per rispettare la tradizione di soffiare sulle bougies senza alcun riferimento all'età del festeggiato.

Il boccale da birra crea schiuma: che cos'è una birra senza la schiuma? E' come Tom senza Jerry! Grazie a questo stupefacente boccale che funziona senza batterie, ma pigiando solo un pulsante, apparirà come per magia la setosa schiuma bianca... perchè anche l'occhio vuole la sua parte.

ANNAMARIA GANGALE

annamaraiagangale@hotmail.it

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