Caggiano (PD): ''A Benevento immagini di assoluto degrado ed arretratezza sociale'' Politica

Scrive Paolo Alberto Caggiano, componente del direttivo cittadino del PD di Benevento.

E’ da tempo che sentiamo dire che la nostra città, per voce di questa amministrazione, ha una immagine di splendore e di crescita, tanto da poterla paragonare a molte del centro-nord. Beh sarebbe meglio che tutto ciò non restasse solo un dire, ma che si vedesse e constatasse per mano e visivamente.

Oggi come oggi in qualunque parte della nostra Benevento ci si trova a doversi confrontare con delle immagini di assoluto degrado ed arretratezza sociale; abbandono è un termine così poco adeguato tanto che si va ben oltre.

Direbbero che la colpa è solo di quelli che c’erano prima, ma se non ricordiamo male noi beneventani, prima di questa attuale amministrazione chi c’era? La risposta è una e sola: sempre loro.

E’ facile e semplice tentare di far credere alla popolazione che ciò che non si fa è il frutto delle responsabilità politiche di chi ci precedeva, ma sarebbe moralmente corretto a questo punto di darsi degli obiettivi, che siano di un radicale cambiamento. Si ricorda il modello Benevento, tema molto sentito ma solo sentito e molto poco attuato.

E’ testimoniabile che in ogni angolo della città ci sono rifiuti abbandonati a cielo aperto, proprio come in discariche abusive, rifiuti di ogni genere che in molti casi risultano essere di pericolo per l’ambiente.

Il verde pubblico non ha nulla a che vedere con quello di molte altre città, ben curato e mantenuto, ad esclusione di quelle aree in adozione ad alcuni privati, che si prodigano per il loro aspetto.

Toccando un ulteriore tema, che ci viene fatto presente dalla cittadinanza, facciamo notare che in una percentuale altissima per non dire al 100%, le vie di comunicazione interne sono in uno stato pessimo, piene di buche, asfalti divelti e vecchi di anni e, di segnaletiche orizzontali neanche l’ombra.

La segnaletica orizzontale che è complementare a quella verticale è di aiuto alla circolazione, ma forse a Palazzo Mosti non lo sanno. Però di segnaletica a strisce blu non possiamo lamentarci, perché sono costantemente in aumento.

In molte delle strade oramai è da sottolineare che gli attraversamenti pedonali sono così sbiaditi che tanti automobilisti hanno difficoltà durante la marcia.

I marciapiedi in molti casi risultano essere responsabili di cadute, perché sono così rovinati nelle pavimentazioni e cordoli che non assicurano un passaggio sereno.

Consigliamo che facciate un bel giro per la città per rendervi conto del modo in cui chi vi ha ridato fiducia, grazie alle vostre promesse pre-elettorali,vive quotidianamente queste problematiche.

In ogni rione cittadino, dal Libertà al Ferrovia, da Capodimonte al Pacevecchia, da Via Avellino tanto per citarne alcune il disastro è totale. Giungono da parte di molti cittadini lamentele per danni che subiscono alle proprie autovetture, ma che poi risultano impossibili da risarcire.

Oltre al danno pure la beffa, per cui cosa aspettate a prendere provvedimenti, invece di continuare con piccoli lavori di ripristino asfalti ed a macchia di leopardo al posto del totale rifacimento del manto stradale?

Perchè dobbiamo continuare a leggere, nella cronaca nera, di ulteriori incidenti stradali con feriti ed in molti casi con decessi?

Delle arterie che conducono in città, vi ricordiamo che molte, se non tutte, sono sprovviste di segnaletiche orizzontali, manto stradale al limite della sicurezza e dotate di illuminazione insufficienti, elementi che risultano essere di poco aiuto alla guida soprattutto durante le ore notturne.

I rami della strada Appia da Contrada Piano e Cappelle e da contrada Epitaffio, il tratto da contrada Pantano giusto per citarne alcuni, a causa della scarsa manutenzione sono frequentemente teatro di incidenti spesso con feriti anche gravi.

Beh abbiamo capito che la colpa è di coloro che c’erano prima, facile a dirsi, ed allora fate in modo da rimediare ai loro errori.

Comunque siamo lieti di avere a Piazza Cardinal Pacca un orto botanico su reperti da voi sotterrati e, ancor meglio, una bella teca vetrata davanti ad un monumento unico al mondo di epoca Romana, che non ha bisogno di alcuna presentazione.

Ad onor del vero dovremmo essere fieri di andare in giro per altre realtà, di farci portavoce di una città modello e vivibile, di una cultura e storia da invidiare ma, purtroppo siamo costretti a parlare ben poco della nostra Benevento e sapete perché, in ogni dove, troviamo sempre delle cornici di civiltà e serenità, che noi beneventani lontanamente possiamo immaginare.

Però è doveroso ricordarvi, che la colpa è di quelli che c’erano prima di questa amministrazione, cioè sempre e solo voi”.