Al Centro ''La Pace'' di Benevento, il Forum dei Vescovi per le aree interne Chiesa Cattolica
Benevento capitale del rinnovato impegno della Chiesa italiana a favore delle aree interne. Per il terzo anno consecutivo la nostra città ha ospitato, presso il Centro La Pace, il Forum dei Vescovi nel quale una trentina di prelati - che hanno risposto all’invito del nostro Arcivescovo Mons. Felice Accrocca - si sono fraternamente confrontati su come sviluppare una pastorale specifica ed efficace in queste aree interne, che rappresentano il 60% del territorio nazionale, il 52% dei Comuni e il 22% della popolazione italiana. Dunque una ricchezza umana e territoriale enorme, che non può essere penalizzata, emarginata o addirittura dimenticata.
I circa 30 Vescovi provenienti da 13 regioni che sono stati ospiti a Benevento per due giorni, partendo da questi dati inequivocabili, hanno ragionato su come la Chiesa può essere protagonista attiva nel processo di rinascita e sviluppo delle aree interne. Il messaggio emerso dal Forum è che al centro dell’impegno della Chiesa c’è l’uomo che vive in questi territori, e che non può essere penalizzato nei servizi essenziali (sanità, istruzione, educazione…) rispetto a chi vive in aree urbane o metropolitane.
E su questo ha insistito molto anche il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che per il secondo anno consecutivo ha partecipato al Forum di Benevento, a testimoniare che è tutta la Chiesa italiana ad avere a cuore questo tema delle aree interne. Nel documento finale, redatto al termine della due giorni di confronti al Centro La Pace, si legge tra l’altro: “il Cardinal Matteo Zuppi, Presidente della CEI, si è fatto voce della necessità di investimenti e infrastrutture che contribuiscano a contrastare le difficoltà legate allo spopolamento delle aree interne. Nell’offrire la disponibilità e l’impegno della Chiesa, ha invitato anche i Comuni a superare ogni campanilismo e a lavorare insieme seconda una logica di rete.
A livello pastorale - ha aggiunto - proprio le aree interne possono diventare un indicatore che anticipa i problemi e chiede di ripensare la ministerialità in comunità rimaste senza la presenza stabile di un parroco”.
Il confronto è stato incentrato specificamente proprio sulle prospettive pastorali da perseguire in queste comunità interne, dove lo spopolamento purtroppo continua ad avanzare inesorabile, senza segnali seri di rinascita. Non a caso i Vescovi hanno usato spesso la parola “speranza”, perché alla luce della loro esperienza concreta, sanno che le potenzialità a 360 gradi di queste cosiddette aree interne e rurali sono enormi, ed hanno bisogno di stimoli e di segni di speranza per metterle in moto, anzi per metterle in rete e consentire anche alle piccole comunità di realizzarsi e di avere diritto di cittadinanza in una società che sembra sempre più indirizzata verso le grandi città e una urbanizzazione priva di equilibrio.
Non a caso alla base dei lavori del forum, c’è stata la relazione teologica di Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Susa, che si è soffermato sull’esercizio del ministero del presbitero in questo contesto particolare che sono le aree interne: “L’attenzione - si legge nel comunicato finaale - si è concentrata sulle prospettive con cui oggi affrontare nuove forme di presenza e di servizio ecclesiale in zone per molti versi disagiate: sono passaggi che - ha sottolineato Repole - comportano un nuovo modo di concepire la figura del presbitero, a partire dalla rivisitazione del suo servizio di presidenza. Si tratta di considerare il ministero ordinato come differenziato e articolato al suo interno; di considerarne le possibili analogie con il ministero episcopale; di immaginare nuove ministerialità laicali”.
Su questi concetti i 30 vescovi presenti si sono confrontati in modo fraterno e serrato, raccontando esperienze dirette che ognuno di loro vive nel proprio territorio di competenza, e ricordando come questo rinnovato impegno deve necessariamente partire da una conversione che parta dal clero, e che coinvolga anche i laici, affinchè prendano coscienza che il loro ruolo nella comunità ecclesiale non è solo di usufruitore passivo di servizi che vengono elargiti dai parroci o dai vescovi stessi.
Ovviamente nell’ambito del confronto che ha visto protagonisti i Vescovi anche in lavori di gruppo, le specifiche tematiche pastorali si sono inevitabilmente intrecciate con le tematiche sociali e politiche che riguardano le aree interne. E qui sono emerse anche delle forte preoccupazioni dei Pastori di tante diocesi italiane, come quella sui rischi connessi alle proposte di autonomia differenziata che sono all’esame della politica: “il timore - è scritto nel comunicato finale del forum - è che possa indebolire i legami di solidarietà che promuovono la persona e rendono coesa la comunità nazionale”.
Altra preoccupazione emersa dal confronto tra i Vescovi è quella legata alla denatalità, fenomeno che va frenato con politiche familiari realmente efficaci ma anche con una reale educazione sul valore della vita, che interpella in prima persona ogni cristiano.
La due giorni di Benevento, organizzata dal nostro Arcivescovo Mons. Felice Accrocca, ha visto anche la partecipazione del Segretario Generale della CEI, Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, il quale ha incoraggiato ad assumere con rinnovata passione la missione ecclesiale di favorire l’incontro con Gesù Cristo all’interno delle concrete situazioni in cui oggi la nostra gente si trova a vivere.
“Serve - ha auspicato Baturi - una nuova spinta creativa che, alla luce della mobilità odierna, attivi pensieri, percorsi ed esperienze all’insegna della comunione e della solidarietà”.
Comunione che per primi hanno sperimentato i circa 30 Vescovi presenti al Forum di Benevento, i quali hanno vissuto i lavori in un clima di fraternità e di informalità, che ha consentito di vivere il forum in amicizia e serenità, sperimentando nella concretezza la collegialità del ministero episcopale. Un clima che ha fatto chiedere a gran voce che questo appuntamento di incontro e confronto sulle aree interne prosegua, con l’appuntamento già fissato per il 4° Forum nel luglio del 2024.
A margine del Forum, Mons. Accrocca ha voluto accompagnare tutti i Vescovi presenti al Forum in una passeggiata serale nel centro storico di Benevento, durante la quale i pastori provenienti da ogni parte d’Italia hanno potuto ammirare la bellezza della città, restando ammirati dalla vivacità della popolazione e dalla bellezza dei tanti nostri monumenti, a cominciare dal maestoso Arco di Traiano, che ha calamitato lo sguardo ammirato dei Vescovi.
LUCA MAIO