Arriva in città il nuovo vescovo Chiesa Cattolica

Trionfale ingresso in città di mons. Andrea Magione nel giorno della liturgia di San Giovanni Battista Il Vescovo è il pastore e la guida del popolo di Dio. Secondo l’insegnamento del Concilio Vaticano II tre compiti fondamentali distinguono la missione del vescovo: è “maestro della fede”, proclamando le verità che sono via al cielo, promuovendo la fede e vigilando per custodirla; è “dispensatore della grazia ministeriale”, che distribuisce in persona Christi capitis nella celebrazione dei sacramenti e nel culto divino; è “guida del popolo affidato alle sue sollecitudini pastorali”, è il buon pastore che precede tutti indicando il cammino da seguire. Il ministero e l’autorità del vescovo sono finalizzati a promuovere la verità ed a favorire la santità del popolo di Dio. San Gregorio Magno afferma: “Il vescovo è colui che parla a Dio degli uomini e parla agli uomini di Dio”. Presbiteri e laici hanno il dovere di rimanere in comunione con il vescovo. San Cipriano ammonisce: “Se uno non sta con il vescovo non è neppure nella Chiesa”. Il ministero episcopale è dunque “un servizio d’amore”. Per un cattolico essere unito al proprio vescovo è imprescindibile garanzia per essere nella Chiesa. Seguire le indicazioni del proprio vescovo è seguire Cristo, via, verità e vita. Di qui l’obbligo di amare il proprio vescovo e sostenerlo nel mentre egli si dona per la salvezza di tutti. Dallo scorso tre maggio mons. Andrea Mugione è l’angelo della Chiesa di Dio che è in Benevento, donato come maestro, pastore e guida, al nostro Sannio, dalla sollecitudine paterna di Benedetto XVI. Il 24 giugno ha iniziato ufficialmente il suo ministero episcopale, facendo l’ingresso solenne a Benevento nella solennità liturgica di san Giovanni Battista che per la verità si fece tagliare la testa, gridando con inaudito coraggio non licet ! Il 29 giugno nella Basilica di San Pietro in Roma, ha ricevuto dal Papa il pallio. L’antica insegna liturgica esprime la particolare comunione dell’arcivescovo metropolita con il successore di Pietro. La speciale stola di lana porta impresse le insegne della passione di Cristo. Al momento della consegna Benedetto XVI ha detto: “Questo pallio sia per te simbolo di unità e segno di comunione con la Sede Apostolica; sia vincolo di carità e stimolo di fortezza, affinché nel giorno della venuta e della rivelazione del grande Dio e del principe dei pastori Gesù Cristo, possa ottenere, con il gregge a te affidato, la veste dell’immortalità e della gloria”. Il 2 luglio il solenne pontificale per la festa della Madonna delle Grazie. Il tre luglio l’incontro con i responsabili degli uffici di curia, il sei luglio con tutti i sacerdoti e ancora l’11 luglio, con i vicari foranei. Giornate intense, impegnative, cariche di emozione e di speranza. Poi l’amministrazione della Cresima in molti paesi e la tregua delle ferie ed a settembre si ricomincerà il cammino dietro i passi segnati dal nuovo arcivescovo Andrea. Caro e amato vescovo, molti stanno alla finestra e guardano con interesse e attenzione ogni tua scelta. Anche i lontani manifestano una sete grandissima di verità, di trasparenza, di semplicità e di schiettezza. In fondo cercano Dio. Anche Ratzinger ha detto che “c’è troppa sporcizia nella Chiesa”. Tu dunque, facci respirare aria pulita. Emerge ovunque il bisogno d’una grande speranza. Tanta gente è disposta ad ascoltarti ed a mettersi in cammino con te per entrare in comunione con Dio e vivere con entusiasmo la missione. Tu sei l’ultimo anello d’una catena di speranza che ci collega direttamente a Gesù. Facci sentire la tenerezza e la speranza di Dio che fa nuove tutte le cose. Sii guida coraggiosa e profetica perché ognuno imbocchi la strada giusta della vita. PASQUALE MARIA MAINOLFI