COLLE SANNITA - La Chiesa della Madonna della Libera elevata a Santuario Diocesano Chiesa Cattolica

Il 26 maggio 2023 è una data che rimarrà nella storia del nostro paese: in questo giorno la chiesa di S. Maria della Libera è stata elevata a Santuario diocesano. Un traguardo raggiunto dopo alcuni mesi di intenso lavoro. Il tutto ha preso il via nel mese di ottobre dello scorso anno, quando Don Sergio Rossetti, da pochi mesi insediatosi alla guida della parrocchia di San Giorgio martire, comunicò al Consiglio pastorale parrocchiale la volontà di tentare la strada per proclamare la chiesa della Libera a Santuario diocesano.

L’intero organismo, che supporta il parroco nelle attività pastorali, accolse con gioia l’idea di Don Sergio Rossetti. Sono seguiti mesi di intenso lavoro per predisporre la corposa documentazione necessaria a dimostrare con atti concreti la devozione fedele e diffusa nei confronti della Madonna della Libera. Una devozione che si estende oltre i confini della Valle del Tammaro e del Sannio e raggiunge anche paesi esteri come il Canada, gli Stati Uniti, il Venezuela, l’Argentina, dove risiedono molti emigrati di origine collese. Un lavoro certosino che ha trovato in Fernando Palmiero la persona che ha costruito, in una dettagliata relazione, la storia e la devozione verso la “Mamma” dei collesi.

Anche il Consiglio Comunale di Colle, con voto unanime, ha accolto la proposta presentata dal parroco per la proclamazione del santuario. Favorevole anche il parere espresso dalla Forania, organo di cui fanno parte i parroci della zona pastorale Tammaro. Una volta concluso il lavoro burocratico si è messa in moto la macchina organizzativa per preparare la cerimonia religiosa del 26 maggio, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Felice Accrocca. Per questo appuntamento si sono mobilitati numerosi volontari che hanno offerto parte del proprio tempo libero per rendere più bello e decoroso lo spazio verde che accarezza il Santuario. I volontari, coinvolti dal parroco, sono stati spinti da una profonda e sentita devozione per Maria SS. della Libera che, dal lontano 15 novembre 1439 (data della liberazione di Colle dal saccheggio del condottiero Giacomo Caldora per intercessione della Madonna) è venerata dai collesi che vivono a Colle e da tanti che risiedono in ogni parte del mondo.

In una chiesa gremita all’inverosimile di fedeli di Colle e dei paesi vicini e di tanti emigranti giunti a Colle per partecipare a questo evento storico, alle 19 il suono della campanella e il canto mariano “Mira il tuo popolo” hanno segnato l’inizio della solenne celebrazione. Presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia, Nino Lombardi, il sindaco di Colle Sannita, Michele Iapozzuto ed il capitano della Compagnia dei Carabinieri di San Bartolomeo in Galdo, Gaetano Ragano accompagnato dal vice comandante della stazione dei Carabinieri di Colle Sannita maresciallo, Domenico Molinaro. Il vicario generale della diocesi di Benevento, Don Franco Iampietro, ha letto il decreto arcivescovile ad elevazione a Santuario diocesano. Tra l’emozione generale è stato anche sottoscritto il verbale di attestazione di ciò che si è concretizzato. Il vescovo Accrocca nella sua omelia ha richiamato la necessità di operare nella carità e cioè “volersi bene e camminare insieme”. L’animazione è stata eseguita dalle due Scuole Cantorum, impegnate in parrocchia, che per l’occasione, sono state dirette dal maestro Ninfa de Masi.

Il sindaco di Colle Sannita, Michele Iapozzuto ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità. “Con la proclamazione a Santuario della chiesa di S. Maria della Libera - ha detto il primo cittadino - è stata scritta una nuova pagina di storia per la comunità collese”. Al termine della solenne celebrazione è stata scoperta la lapide marmorea posta all’ingresso del Santuario a futura memoria. Questo evento è stato solo l’inizio della tre giorni di festa e devozione in onore della Madonna. Due veglie di preghiera, due processioni e numerose messe celebrate dal parroco Don Sergio Rossetti e da altri preti della zona pastorale Tammaro hanno consentito a tutti i fedeli di vivere momenti di grande vicinanza religiosa e sociale.

Un grande impegno è stato profuso anche da tutti i componenti del comitato festa e dai tanti giovani che si sono avvicendati nel portare a spalla la statua della Madonna lungo le vie cittadine. Per la prima volta, domenica 28 maggio, la processione si è svolta di sera con la partecipazione di tantissima gente che accompagnava la statua della Madonna della Libera, vestita, come da tradizione,con i monili d’oro donati negli anni dai fedeli. La Madonna ha fatto sosta nella chiesa di San Giorgio martire, dove si è svolta la seconda veglia di preghiera (la prima si è tenuta nella notte tra sabato 27 e domenica 28 maggio nel Santuario della Libera).

Lunedì 29, la statua della Vergine Maria ha completato l’itinerario nelle altre strade cittadine e ha fatto ritorno al Santuario. Come sempre accade, il momento del ritorno a casa della Madonna è molto suggestivo e ognuno nel proprio intimo si affida alla sua protezione. La proclamazione del Santuario, come più volte ribadito dal parroco Don Sergio Rossetti, è la risposta alla profonda fede che distingue il popolo collese sin dal 1439 e che nel corso dei secoli è sempre cresciuta. Oggi come in passato, i fedeli nelle avversità della vita Le chiedono sostegno e soccorso. Con il Santuario prosegue, con maggiore linfa e vigore, questo antico cammino di fede e devozione iniziato circa 600 anni orsono. I fedeli che visiteranno il Santuario la domenica di Pentecoste ed il 15 novembre di ogni anno ed in occasione di un pellegrinaggio potranno lucrare il dono dell’indulgenza plenaria.

LUIGI MOFFA