Il monito di mons. Accrocca: ''A volte per la fretta di arrivare primi nel dare una notizia si possono bruciare le persone'' Chiesa Cattolica

Raccolti nella suggestiva chiesa di Santa Sofia, patrimonio mondiale dell’Unesco, si sono riuniti anche quest’anno i giornalisti e gli operatori della comunicazione per celebrare il loro celeste patrono, San Francesco di Sales.

Un’antica tradizione a cui tenevano molto due giornalisti di razza: il compianto Giovanni Fuccio, presidente dell’Associazione Stampa Sannita nonchè direttore di “Realtà Sannita” (Quindicinale d’informazione e discussione, Quotidiano on line ed Edizioni), che ci ha lasciato l’anno scorso, e Gino Pescitelli, scomparso pochi giorni fa e “penna eccelsa” per oltre quarant’anni proprio della nostra testata.

La loro assenza è stata molto sentita e sia il direttore Fuccio che il collega Pescitelli sono stati ricordati durante l’omelia, insieme agli altri giornalisti venuti a mancare, invece, nel 2020: Guerino Pietraroia, Vittoria Principe e Gianluca Mannato.

Possano nel Paradiso - ha detto l’arcivescovo metropolita di Benevento, mons. Felice Accrocca - comunicare a tutti la bella notizia di Dio amore”.

Durante l’omelia mons. Accrocca che, lo ricordiamo, è anch’egli giornalista - iscritto nella categoria pubblicisti dell’Umbria dal 2012 ed ha all’attivo numerose pubblicazioni: tra articoli, libri e saggi - ha posto l’accento su alcune funzioni precipue di chi si occupa di informazione.

Come giornalisti, come operatori della comunicazione noi dovremmo cercare di fare perno sulla realtà, di essere fedeli alla verità. Il mio auspicio e il mio invito è che voi laici, credenti, non credenti, agnostici, obbediate ad un’etica professionale che vuole il rispetto dell’autenticità”.

Quindi ha proseguito: “Io credo che la funzione di chi fa questo mestiere, bellissimo ed impegnativo, sia innanzitutto quella di educare la gente a ragionare. Aiutare le persone ad una elaborazione critica delle notizie, affinché si facciano una propria opinione fondata su notizie il più possibile oggettive”.

Si lavori per stemperare la tensione e per costruire rapporti - altro punto focale dell’omelia del vertice della chiesa sannita -. È questo un compito privilegiato di chi lavora nella comunicazione: quello di annodare rapporti, coltivare relazioni, intensificarle, in un tempo in cui le relazioni interpersonali sono mortificate per forza di cose. A ben vedere un ministero molto simile al mio, un ministero direi pontificale, cioè costruire ponti, così ha fatto San Francesco di Sales”.

Ma è su un altro concetto che l’arcivescovo metropolita di Benevento si è soffermato con maggiore tenacia dialettica, ovvero: tenere a bada la tentazione di fare in fretta.

Quello che conta oggigiorno in cui tutto gira velocemente - ha sostenuto - è dare la notizia prima degli atri, ma arrivare per primi significa, molte volte, dire cose imprecise, io invece credo che bisogna arrivare bene. Fare le opportune verifiche per avere almeno la certezza morale che quello che si sta dicendo o scrivendo sia il più possibile aderente al vero, perché a volte per bruciare gli altri - altrimenti la notizia è bruciata - si rischia di bruciare le persone con notizie false… Ed il processo mediatico, alla fin fine, è quello che incide di più sugli esseri umani e allora è un grande dovere di coscienza personale, oltre che di codice deontologico, verificare una notizia prima di spararla, ponderare attentamente un giudizio prima di pronunciarlo e questo non sempre collima con la fretta di dare una notizia”.

Si saprà resistere alla tentazione della fretta?

Mi rendo conto - ha chiosato mons. Accrocca - che è una tentazione, e forte… Ecco io vi invito a farlo, perché credo debba esserci sempre un rispetto della verità e della persona a cui non possiamo esimerci e San Francesco di Sales ci spinge proprio a questo: al dovere di carità, al non insistere sulla condanna ma sulla misericordia di Dio”.

La Santa Messa, presieduta dall’arcivescovo, è stata concelebrata insieme a don Marco Capaldo e l’assistenza del diacono Alessandro Pietronigro.

Prima della funzione liturgica, mons. Accrocca si è intrattenuto con i giornalisti per un momento di “confronto fraterno” sui temi di attualità e la neo direttrice di “Realtà Sannita”, Maria Gabriella Fuccio, ha fatto dono al vescovo di alcuni libri della vasta produzione editoriale creata da suo padre Giovanni.

Il suggello finale alla festa in onore di San Francesco di Sales è stato rappresentato dall’immancabile foto di rito dell’arcivescovo contornato dai giornalisti intervenuti.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it