La «perenne attualità» della fede trinitaria e cristologica Chiesa Cattolica

«Nicea: memoria e/o prossimità?». È il titolo dell'incontro di studio e riflessione sul XVII Centenario del I Concilio ecumenico (325-2025), tenutosi alla presenza di S.E. mons. Felice Accrocca, Arcivescovo Metropolita di Benevento, nella suggestiva cornice della Chiesa civica della Santissima Annunziata.

A Nicea si celebrano quest'anno i 1700 anni del primo Concilio ecumenico e l'anniversario del 2025 è una cruciale occasione di dialogo tra cattolici e ortodossi. È per questo che sarà probabilmente la prima meta all'estero di Papa Leone XIV, considerato che il viaggio era nel cuore di Jorge Mario Bergoglio, ritenendo l'anniversario un fattore importante anche da un punto di vista geopolitico e non solo spirituale.

I lavori dell'incontro si sono svolti secondo una formula multimediale già sperimentata in altre occasioni, una performance che incrocia vari linguaggi, con lettura di testi, immagini, canti e musiche. A relazionare Mons. Mario Iadanza, assistito da Rosa Massa, Angelica Razzano, con performance dell'Ensemble vocale Hexachordum con Teresa Di Gennaro, Federica Granata, Anton Gryvniak, Valerio Ilardo, Giuseppina Marino, Antonio Pucino. Direttore M° Davide Gagliardi.

Papa Francesco, intervenendo alla celebrazione del XVII centenario del Concilio di Nicea ha parlato della «perenne attualità» della fede trinitaria e cristologica, messa in discussione dal presbitero Ario e dibattuta durante quello che fu il I concilio ecumenico della storia della Chiesa. In tal modo il Pontefice ha inteso invitare i cristiani di oggi a vivere l'evento non come una mera rievocazione, bensì interrogandosi sulla sua prossimità a noi. È evidente che le categorie utilizzate, gli scenari prospettati nel IV secolo nel pensare la divinità del Figlio nel rapporto con il Padre e perciò nel definire un plurale tale da non compromettere l'unità di Dio, tutto ciò è divenuto piuttosto estraneo alla cultura contemporanea. Eppure c'è un'attualità di Nice -ha concluso Mons. Mario Iadanza-: sul piano filosofico e teologico nella definizione della categoria della elazione; nel fissare la data della pasqua alla domenica successiva al plenilunio di primavera; nell'emanazione di venti canoni disciplinari che contribuirono all'organizzazione delle Chiese dell'antichità ma i cui riflessi sono tuttora visibili″.

GIUSEPPE CHIUSOLO    

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