La rappresentazione del presepe in Morcone edizione 2021 Chiesa Cattolica

L’evento identitario della incantevole città di Morcone, caratterizzato dal “Presepe nel Presepe”, è stato preceduto da un clip di presentazione. Il video girato da Domenico Vignone e Antonello Di Criscio, con inquadrature perfette, con scorci suggestivi, campi lunghi, primi piani, in un dedalo di strade, tra portali sontuosi e slarghi dal fascino antico, è stato montato da Domenico Pietrodangelo, con immagini del presepe del 2020. Giacomo De Luise e Gaetano Delli Veneri, ragazzi morconesi, sono i testimonials della Tradizione, illuminano il tracciato nel suggestivo borgo fino all’Area della Natività.

La rappresentazione dell’Annunciazione e della Natività, tenutasi il 4 gennaio 2021, giunta alla XXXVI edizione, incardinata nel progetto “Seguendo una stella”, non si interrompe, ma viene vissuta maniera alternativa in ottemperanza delle prescrizioni al tempo della pandemia. Essa è stata fortemente voluta dal Comitato “Il Presepe nel Presepe”, esaltata dalla Luce, non appena le restrizioni, emanate dalle ordinanze fossero state meno stringenti, contrassegnate dalla colorazione delle zone, per impedire la propagazione del coronavirus.

La sfida affrontata è riuscita pienamente, dimostrando che non é affatto vero organizzare, qualora le condizioni lo permettano, ma soprattutto, segnare così il corso della storia ed imprimere nella memoria collettiva una data da scrivere negli Annali morconesi. Sono state messe in scena l’Annunciazione, interpretata da Michela Di Brino, la Natività, impersonata da un unico nucleo familiare: Massimo Longo (Giuseppe), Martina Longo (Maria) l’ultimo nato dell’anno Gabriele (Gesù).

La particolarità dell’evento non è data solo dal momento contingente, dal numero delle fiaccole, collocate spettacolarmente lungo la staccionata che conduce alla grotta, 18 per lato, per dare risalto all’edizione 2021, ma dall’idea scaturita dal comitato, per rivivere la venuta al mondo del Figlio di Dio.

I visitatori in modalità Drive in, si sono disposti ordinatamente con le auto in piccoli gruppi, nello spazio prospiciente la Villa Comunale, raggiungendo l’Area della Natività. Lungo il percorso sono state ambientate delle scene della vita rurale dai ragazzi della contrada Coste, ammirati i pastori con il gregge, i taglialegna intenti a segare dei tronchi, in modo da rendere il presepe più suggestivo.

Le macchine hanno sostato alcuni minuti, per assistere all’annuncio recato dall’arcangelo Gabriele alla Vergine Maria e di contemplare la Natività, ancora una volta il cuore del “Presepe nel Presepe”, con l’asino ed il bue, intorno alla capanna i figuranti del Gruppo Gi.Fra (Gioventù Francescana) di Morcone, i pastori come in Betlemme, pronti ad accorrere per adorare il Bambino adagiato nella mangiatoia. Nello scenario naturale senza eguali in Italia tra il verde della natura e la stupefancente Prece, l’emozione non è mancata, perché la speranza in fondo costituisce la chiave di volta, per uscire dal tunnel del buio della storia contemporanea.

L’organizzazione ha calcolato che circa 150 macchine hanno raggiunto l’Area della Natività. Il presidente del comitato, promotore dell’evento con profonda soddisfazione ed intensa emozione ha dichiarato:”Il 4 gennaio 2021, per il presepe di Morcone, é una data che verrà ricordata come lo spartiacque tra l’angoscia e la speranza per una vita nuova. Ecco perché abbiamo voluto a tutti i costi rappresentare, secondo le normi vigenti in materia di Covid-19, due quadri della nostra manifestazione”.

Egli ha ribadito:”Questa manifestazione non è il presepe a cui siamo abituati, ma nemmeno il suo surrogato, per noi organizzatori ha voluto significare innanzitutto la continuazione di una tradizione ed in quest’anno in particolare ha significato la rinascita. Martina la nostra Madonna, ha saputo dell’arrivo di Gabriele nel mese più buio del 2020, vale a dire a marzo. Gabriele è anche l’ultimo bimbo nato maschio nato a Morcone, in tempo utile per essere il Bambinello del nostro presepe”.

Il presidente Pietrodangelo: “La terra che ha visto muovere i primi passi di San Pio da Pietrelcina, vuol rappresentare una luce, che prima di ogni altra cosa deve accendere, in noi l’entusiasmo per ció che facciamo. Ci siamo adeguati al Covid-19, ma non ci siamo fatti sopraffare e per questo a tutti i costi, grazie anche all’Amministrazione Comunale, che ha creduto al progetto; “Seguendo una stella”, abbiamo realizzato un evento dedicato a tutti i bambini, anche loro vittime della pandemia. L’appuntamento è per il prossimo anno, sperando che tutto rinasca”. Conclude il presidente Pietrodangelo con un messaggio di rinnovata speranza:”Nel cielo brilla ancor ala stella, nella vallata pare di sentire il pianto del piccolo Re: come un sogno ad occhi aperti, i ricordi prendono vita, le emozioni tornano a scaldare il cuore, Gesù è nato. Ancora una volta, nonostante tutto”.

La luce è stata la protagonista del presepe, che rimanda al Salvatore dell’Umanità, il Signore atteso e preannunciato dai profeti. La pianificazione del “Presepe nel Presepe” e la condivisione progettuale, al tempo della pandemia non sarebbe stata possibile senza gli instancabili membri del comitato promotore: Gianni D’Andrea, Pasqualino Parcesepe, Francesco Calbrese, Luigi Savino, Domenico Di Maria, Gianluca Solla, Daniela Agostinone, Tina Franco, Alberto Valletta.

NICOLA MASTROCINQUE

Foto di Domenico Vignone 

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