La reliquia di San Pio giunta in Foglianise Chiesa Cattolica

La conclusione del mese mariano in Foglianise, è stato segnata dalla presenza di un “Fiore Olezzante della Chiesa”, che continua ad emanare il profumo delle eroiche virtù della santità nel terzo millennio. In Piazza Santa Maria, intorno alle 17.03, il 31 maggio, Padre Marciano Guarino, superiore dei Frati Minori Cappuccini di Pietrelcina, è stato ricevuto nello spazio antistante il sagrato della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, dal parroco Don Nicola Filippo Della Pietra, da un delegazione degli Amici del Rampini, dalle autorità civili.

Nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, l’evento spirituale è iniziato con il rito d’ingresso, sull’altare vengono collocate tre reliquie: il guanto di San Pio, la teca d’argento per la comunità ecclesiale di Foglianise, un panno di lino intriso di sangue. Don Nicola con un momento di preghiera in religioso silenzio immerge i fedeli, che gremiscono la casa del Signore, a penetrare la Luce del Mistero, per contemplare le meraviglie di Dio. Al termine il saluto del parroco a Padre Marciano, in seguito il frate cappuccino  brevemente ringrazia il sacerdote e la comunità ecclesiale.

Dalla Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in processione l’I.C. Padre Isaia Columbro, accompagnati dalle docenti e dal D.S. Pasqualina Luciano, gli Amici di San Rocco, la Confraternita del SS. Rosario e del Carmine, l’Arciconfraternita del SS. Corpo di Cristo, l’Ordine Francescano Secolare, il sacerdote, le Suore Francescane di Sant’Antonio, le reliquie, i ministranti, le autorità ed il popolo di Dio, si sono recati nella parrocchia di San Ciriaco Martire. Due cani sono entrati in chiesa e rimasti per alcuni minuti vicino al presbiterio. Gli alunni della IVA della Scuola Primaria hanno proposto alcuni cenni della vita di Francesco Forgione, mentre quelli delle classi VA-VB, la  preghiera a San Pio. Il primo mistero glorioso del rosario è stato recitato dai bambini della IIIA-IIIB.

Padre Marciano ha tenuto la catechesi, incentrata sull’amore smisurato di San Pio per la Madre di Gesù. Egli ha ricordato che nella cella di San Giovanni Rotondo Fra Pio, ha custodito gelosamente un quadretto, raffigurante l’immagine della Madonna della Libera del suo paese d’origine, che venera con particolare devozione. Il “Martire dell’Altare”, Padre Pio, ha sperimentato il Calvario nella celebrazione della messa, con le sue stimmate lancinanti alle mani e ai piedi. Sulla sua spalla è stata scoperta da Fra Modestino da Pietrelcina, suo conterraneo ed amico, pochi mesi dalla sua nascita al cielo sulla sua maglia, impresso il segno della piaga, il peso della croce, portato dal Signore lungo il tracciato che conduce al Golgota.

Prima della recita del rosario gli alunni della VA hanno recitato l’Atto di affidamento a Padre Pio. La santa messa  è stata animata dalla Corale Polifonica San Ciriaco Martire, diretta dal M° Carlo De Maria. Nell’omelia Padre Marciano ha rievocato la memoria liturgica della Visitazione della Beata Vergine Maria, e poi ha ricordato che non tutti hanno nelle parrocchie la reliquia di San Pio, donata a Foglianise, ad una realtà ecclesiale viva e ispirata dai dettami della Buona Novella. 

Nella parrocchia di San Ciriaco i devoti del frate pietrelcinese e i battezzati in Cristo, venerano nel reliquiario in argento, acquistato dal parroco in Napoli, un frammento della garza usata per pulire il corpo del santo durante l’esumazione e un pezzo della tonaca del 23 settembre 1968, indossata dal religioso quando ritorna ad abbracciare Dio e la sua dolce Madonna della Libera. Con la benedizione finale l’assemblea non si è sciolta, ma ordinatamente in doppia fila ha baciato una delle due reliquie, portate da Padre Marciano di San Pio.

NICOLA MASTROCINQUE

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