La strordinaria esistenza di Padre Lodovico Acernese Chiesa Cattolica

Lunedì 16 febbraio folla da grande evento per la presentazione della biografia ufficiale di “Padre Lodovico Acernese un apostolo dai vasti orizzonti”, fondatore delle Suore Francescane Immacolatine di Pietradefusi e direttore spirituale di Teresa Manganiello, beatificata il 22 maggio 2010 in Piazza Risorgimento a Benevento.

Il volume di 240 pagine pubblicato dalla tipografia Borrelli di San Giorgio del Sannio, narra in 12 capitoli l'avventura umana e spirituale di un irpino dotto, libero da ogni falsità.

A presentare, al qualificato pubblico intervenuto, il libro da me scritto, dopo i saluti di Madre Emanuela Concetta Resta Zaccaria, superiora generale delle Suore Francescane Immacolatine, e di Giulio Belmonte, sindaco di Pietradefusi, è venuto dal Vaticano il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e da Roma Saverio Gaeta, giornalista, scrittore e vicedirettore della rivista “Credere”.

Il Cardinale Amato, che ha scritto anche una puntuale e pregiata prefazione al volume, è un uomo intelligente e cordiale, teologo raffinato ed esperto, al vertice della Congregazione vaticana simpaticamente definita “fabbrica dei santi”, è un uomo del Sud, infatti è nato 76 anni fa a Molfetta, nominato arcivescovo da San Giovanni Paolo II il 19 dicembre 2002 e creato Cardinale da Papa Benedetto XVI il 20 dicembre 2010.

Il Cardinale appartiene alla famiglia religiosa dei Salesiani, è specializzato in Cristologia, ha insegnato all'Università salesiana, è stato Segretario della Congregazione per la dottrina della fede ed è Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi dal 9 luglio 2008.

Anche Saverio Gaeta è un uomo del Sud, nato a Napoli 56 anni fa, laureato in Scienze della comunicazione sociale, docente di teoria e tecnica del giornalismo e stampa periodica all'Università salesiana, giornalista del settimanale cattolico di Napoli “Nuova Stagione”, cronista del quotidiano “Il Mattino”, ha poi lavorato con “L'Osservatore Romano” ed è stato vaticanista del mensile “Jesus”, dal 1999 caporedattore di “Famiglia Cristiana”, ha collaborato con “L'Avvenire”, “Il Sabato” e “Il Messaggero di Sant'Antonio”. Ha lavorato anche con la Radio Vaticana, la Rai e Mediaset. Ha pubblicato una sessantina di libri.

I due autorevoli interventi hanno presentato la straordinaria personalità di Antonio Acernese (1835 - 1916) primo di 7 figli, alunno del Seminario di Benevento e del Collegio dei Padri Gesuiti della nostra città, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, a 21 anni tra i cappuccini col nome di fra Lodovico da Pietradefusi, sacerdote a 24 anni nel duomo di Napoli per le mani del Cardinale Sisto Riario Sforza, predicatore straordinario, docente di filosofia e teologia dogmatica e morale, guardiano al convento di Montefusco dopo la soppressione degli ordini religiosi con la legge Casati durante i tormentosi anni risorgimentali, apostolo generoso e lungimirante nei paesi del Sannio e dell'Irpinia, giornalista audace e illuminato, direttore spirituale di Teresa Manganiello, fondatore delle Suore Francescane Immacolatine nel 1881, nominato a 50 anni ministro provinciale dei Cappuccini di Napoli e Terra di Lavoro, autore di opere filosofiche, teologiche e poetiche, perseguitato dagli stessi confratelli per la sua trasparente onestà e sincerità, accolto nel clero diocesano di Benevento dall'Arcivescovo Cardinale Camillo Siciliano di Rende il 17 maggio 1892, a 72 anni veste nuovamente il saio cappuccino l'8 dicembre 1907, muore a Pietradefusi a 81 anni il 16 febbraio 1916, il suo corpo attende la resurrezione nella cappella delle suore da lui fondate.

A 99 anni dalla morte, la presentazione della biografia di Padre Acernese, è il primo di tanti eventi in preparazione al centenario e all'inizio ufficiale del processo canonico per la beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Padre Lodovico Acernese.

PASQUALE MARIA MAINOLFI

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