Le chiese giubilari nel Sannio Chiesa Cattolica
L’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro a Roma il 24 dicembre ci ha ufficialmente introdotto nel variegato universo dell’Anno Giubilare 2025. Significa che la popolazione mondiale ha trecentosessantacinque chance - una per ogni giorno che vive sulla Terra - di convertirsi al cristianesimo o riconciliarsi col Dio cattolico cristiano, attraverso speciali indulgenze ottenute con la penitenza sacramentale. Le quattro basiliche giubilari romane sono già da qualche mese meta di pellegrinaggio per migliaia di persone.
Anche il Sannio ha le sue chiese giubilari, che per quest’anno speciale assumono il ruolo di ‘sentinelle d’avanguardia’ accogliendo i pellegrini di tutte le provenienze. Così il decreto dell’Arcivescovo metropolita Felice Accrocca ha designato giubilari le basiliche di Santa Maria Assunta e Santa Maria delle Grazie a Benevento; e il santuario diocesano di San Pio presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli a Pietrelcina.
Il decreto del vescovo Giuseppe Mazzafaro ha investito le Chiese Cattedrali di Cerreto Sannita e di Sant’Agata de Goti, e la chiesa di Sant’Alfonso a Telese. Inoltre, i santuari di Santa Maria di Palmentata a Sant’Agata de Goti, di Maria SS delle Grazie di Cerreto Sannita, la basilica santuario di Santa Maria Assunta di Guardia Sanframondi, i santuari di Santa Maria Addolorata di Airola, Santa Maria del monte Taburno a Bucciano, Maria SS della Libera di Moiano, Maria SS del Roseto a Solopaca, e Maria SS della Strada di San Lorenzo Maggiore.
Quello dei santuari è un vero e proprio itinerario di salvezza nel nome della madre di Gesù; un percorso capillare di rinnovamento spirituale dei fedeli; che spicca per la sua vocazione di mosaico culturale e formativo legato alle architetture religiose antiche, al linguaggio dei simbolismi artistici spesso dimenticati; all’artigianato praticato nelle fabbriche religiose fin dal Medioevo e al rapporto tra Dio e la Natura del Creato.
La connessione tra Arte e religione è stata sdoganato nel 2023 da Ben Quash, titolare della cattedra di Cristianesimo e Arti al King’s College di Londra, col progetto Visual Commentary on Scripture che unisce teologia e prodotto artistico attraverso la Bibbia. A storici dell’Arte e teologi sono stati forniti passi dell’Antico o del Nuovo Testamento con il compito di illustrarli scegliendo tre opere d’Arte di qualsiasi epoca, sulle quali scrivere un breve saggio storico-artistico-teologico.
Non essendo tutti cattolici, i protagonisti del progetto non dovevano esprimere sentimenti religiosi soggettivi; ma interpretare l’Arte attraverso la conoscenza scientifica. Il risultato è visionabile su thevcs.org. L’offerta di cultura artistico-religiosa è una sfida che i santuari giubilari della Provincia di Benevento possono vincere senza problemi.
Il santuario di Airola, per esempio, accoglierà a febbraio il dipinto “La vergine Addolorata con il corpo di Cristo deposto dalla Croce’ del XVIII secolo, restaurato grazie al finanziamento dei cittadini e all’interessamento del parroco e della Proloco, in collaborazione con il Rotary Club Valle Caudina e l’Amministrazione Comunale. Non ci sono dubbi che il ritorno di un’opera tanto cara alla comunità rafforzi l’interesse verso il culto religioso, ma anche verso l’etica della tutela e del recupero dei beni culturali, oltre che per la Storia dell’Arte. Per questo il 17 gennaio è stata dedicata agli allievi delle scuole una letio magistralis sulle tecniche pittoriche da parte della dottoressa Paola Coniglio funzionaria della Soprintendenza dei Beni Architettonici Paesaggisti, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento e sulla storia del santuario, dal dottor Dario Michele Salvadeo.
Il santuario a Sant’Agata de Goti è addirittura oggetto di restauro e riqualificazione funzionale con la creazione di ambienti d’accoglienza, avendo ottenuto un importante finanziamento. Fondato nel 1325, nel Settecento diventa punto di riferimento per contadini e proprietari terrieri dell’area rurale a ovest del borgo e oggetto di venerazione per la presenza di un ‘palmento’, struttura per la lavorazione del vino e dell’olio, nel quale sarebbe apparsa Maria Santissima.
Anche nel santuario di Bucciano sono presenti stanze di accoglienza e un piccolo museo dedicato alla storia del convento annesso. Circondato dal Parco del Taburno, la struttura del XV secolo mostra i suoi affascinanti affreschi sulla nascita di Maria in controfacciata; si sporge sulla valle Caudina, nascondendo alle spalle i ruderi restaurati dell’antico convento medievale, cornice di un’apparizione mariana.
Il santuario di Guardia Sanframondi è luogo di devozione ‘estrema’ per i flagellanti e i fedeli che ogni sette anni partecipano ai riti dedicati a Santa Maria Assunta, oggetto di attenzione da parte di tutto il mondo. Dedicato anche alla figura mistica di San Filippo Neri, nasconde tracce romaniche tra le strutture e le decorazioni barocche. La statua della Madonna, venerata dopo un ritrovamento miracoloso, dal 1736 è coperta da una veste di seta dorata. Maria porta una corona, stringendo tra le mani una spiga, un ramoscello di olivo e un grappolo d’uva. È abbellita da doni preziosi, come la lunga collana di perle che lega le dita della Madre a quelle del Bambino.
Crocevia di benessere tra Natura e spiritualità la ‘via del Rosario’ a Pietrelcina è un viottolo di campagna percorso quotidianamente da San Pio tra la sua casa e il convento. Lungo i tre chilometri del percorso ci si abbandona alla preghiera ma anche alla contemplazione del paesaggio rurale, ispiratore di innumerevoli opere d’Arte e habitat prediletto da grandi mistici. Il monaco ha mosso i suoi primi passi nella chiesa santuario, dove troneggia una statua della Madonna della Libera del XVIII secolo, venerata ogni anno da centinaia di fedeli.
Da non considerare meno importanti, le altre strutture religiose designate come giubilari nel Sannio entrano a pieno titolo in quello che possiamo chiamare a buon diritto ‘itinerario sannita delle chiese giubilari’, portatore di fede rinnovata ma anche di un surplus culturale che le Amministrazioni dovrebbero curare e promuovere nel mondo.
Come ha dichiarato il 17 gennaio ad Airola l’assessore regionale al turismo Felice Casucci, La Regione deve essere presente, perché deve valorizzare ciò che esiste realmente, la cultura del passato, la cultura delle tradizioni, la cultura artistica straordinaria che abbiamo e in parte depauperata: infatti, molte di queste chiese sono state depredate. Dobbiamo, invece, creare quella condizione di attenzione e di cura che garantisca poi a queste realtà ecclesiali di essere salvaguardate. Soprattutto i beni straordinari che conservano, devono essere valorizzati anche a fini turistici. Riferendosi poi al santuario airolano e al dipinto ricollocato ha aggiunto: Abbiamo l’occasione di un anno giubilare importante; nella stazione Termini di Roma un punto informativo molto significativo per la Regione Campani, è stato creato dall’Ente regionale. Vorremmo portarci non solo Airola ma le storie della valle Caudina e vorremmo rappresentarle anche attraverso il quadro che è stato restaurato e che tornerà, poi, nel santuario, luogo dove bisogna creare delle occasioni di visita e di frequentazione. Credo sia un’opportunità: la Regione Campania è proprio per garantire questa opportunità e per sostenere la comunità di Airola.
Una sensibilità lodevole, estendibile all’intera provincia, che ci fa ben sperare. Al momento, infatti, non trova riscontro reale: nel punto informativo della stazione Termini di Roma dedicato alle mete turistiche e culturali campane, non esistono mappe di itinerari sanniti giubilari, né di altro genere. Sulla mappa generale della Campania una scarna e datata grafica indica ‘museo’, ‘monumento religioso’ e ‘castello’ solo a Benevento (dimenticandosi dei reperti archeologici, che hanno un simbolo a parte). Guardando attentamente, poche località della Provincia sannita beneficiano di simboli, e spesso sono inesatti. Come il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio, custode del celebre vaso di Assteas, segnalato come semplice ‘castello’.
Ma l’anno giubilare è iniziato: abbiamo il dovere di sperare tutti in una (rapida) redenzione!
Rosanna Biscardi