Le ''Uscite'' della Madonna delle Grazie. L'ultimo libro delle Edizioni Realtà Sannita Chiesa Cattolica

L’ultimo libro del quale l’editore Giovanni Fuccio aveva “guardato” le bozze è stato presentato nella Basilica della Madonna delle Grazie. Luogo più che idoneo, perché è la casa della Madonna delle Grazie che Padre Davide Fernando Panella racconta nelle sue “uscite”.

Ne hanno parlato l’assessore comunale Alfredo Martignetti, il Ministro Provinciale dei frati minori padre Antonio Tremigliozzi, il giornalista Luca Maio particolarmente legato alla comunità francescana, il direttore del Centro Studi del Sannio Mario Pedicini, il neo-direttore di Realtà Sannita Gabriella Fuccio..

Padre Davide Fernando Panella, che è Rettore della Basilica ma anche professore di storia e filosofia nei licei, ha dato brevi cenni del suo lavoro di ricerca che lo ha portato a poter “documentare” tutte le “uscite” della cinquecentesca statua realizzata da Giovanni da Nola. Nelle 232 pagine dell’elegante volume, ultimo delle Edizioni Realtà Sannita del quale il compianto Giovanni Fuccio ha potuto “guardare” le bozze, vengono analiticamente descritte le circostanze storiche che hanno determinato le uscite di una Madonna si direbbe “molto casalinga”, che non esce in processione neanche in occasione della sua festa del 2 luglio.

Fin dalla prima uscita documentata, quella del 31 dicembre 1631, l’occasione è data dalla necessità di chiedere alla Madonna delle Grazie di porre in atto la sua intercessione. In quel lontano fine anno si trattò di implorare dal cielo la fine della eruzione del Vesuvio che coprì di genere anche Benevento. Non sono mancate le uscite per pandemie. La stessa costruzione del nuovo Tempio (dal 1954 Basilica) fu decisa dalla amministrazione comunale di Benevento dopo “la colera indiana” del 1837. Terminata la costruzione del nuovo Tempio, la statua lasciò la Chiesa di San Lorenzo incorporata nel convento e “venne ad abitare” nella “casa nuova” nel 1893.

L’uscita più lunga fu quella dovuta ai bombardamenti del settembre 1943. Quando anche la nuova chiesa fu gravemente danneggiata, la statua fu portato al convegno di Paduli e il tesoro dei preziosi ex voto “distribuito” in altri conventi, tra cui si sa di Vitulano. Tornata in città, gli eventi politici la costrinsero a girare un vasto territorio nella primavera del 1948. Fu quella la “peregrinatio Mariae” che in tanti hanno vissuto in una città ingombra di macere.

Il racconto di padre Davide ci offre lo spaccato di un “come eravamo” che le nuove generazioni neanche immaginano. Per questo (e per altri meriti, compresa la grafica della Piesse di Pasqualino Possemato) Le “uscite” della Madonna delle Grazie di Benevento è una fonte preziosa di informazioni storiche e sociali.