Nella chiesa di San Gennaro mostra personale di pittura di Giovanni Fallarino Chiesa Cattolica
Viviamo una stagione storica tragica quanto meravigliosa. Ormai da due anni conosciamo gli effetti drammatici di una pandemia che ci ha costretti in casa facendoci prigionieri della solitudine e della paura. L’umanità aveva dimenticato da quasi un secolo gli effetti pandemici. Dopo diversi decenni ci siam visti costretti a riscoprire concetti bellici come il coprifuoco e ad abituarci ai tristi bollettini quotidiani con il freddo resoconto di malati e vittime.
Negli angusti spazi delle nostre dimore abbiamo riscoperto affetti ed emozioni che da tempo avevamo accantonato. Abbiamo compreso nuovamente l’importanza di gesti e di sguardi, il valore di una stretta di mano, un abbraccio, una carezza, un sorriso. L’amore premuroso per i nostri anziani più fragili ha riempito le giornate di nuova linfa vitale, ha dato un senso alla nostra esistenza ed ha permesso di non cedere allo sconforto. Abbiamo urgente bisogno di comunicare. Solo la relazionalità ci salva dall’incubo della solitudine. Nell’ambito della comunicazione rientra pienamente anche il linguaggio dell’arte: scrivere una poesia, dipingere un quadro o comporre una musica sono tutte forme di comunicazione in cui l’artista esprime un’emozione o un pensiero.
L’uomo
infatti, tra gli esseri viventi, è l’animale “comunicativo”
per eccellenza perché fa della comunicazione il tratto essenziale e
distintivo della sua natura. Il modo più comune è il linguaggio
orale ma nell’ambito della comunicazione il linguaggio dell’arte
è il più vivace ed espressivo. Quanto più un’opera è densa di
significato, tanto più elevato diventa il suo valore artistico.
L’arte è l'espressione umana più alta di creatività e fantasia,
momento unico che permette all’uomo di esteriorizzare la sua
interiorità e spiritualità. Da Oriente a Occidente, presso tutti i
popoli, la ricerca spirituale appartiene tanto al percorso teologico
quanto a quello artistico.
Per questa ragione la Parrocchia beneventana di San Gennaro, che celebra quest’anno il Quarantesimo di Fondazione, ha deciso di accogliere dal primo al quindici gennaio 2022 una mostra personale di pittura del maestro Giovanni Fallarino. La mostra legata interamente a soggetti religiosi è animata dal desiderio di evangelizzazione e dal proposito di seminare speranza in una dura stagione di diffusa disperazione. Ogni quadro infatti possiede un messaggio da trasmettere.
Il pittore Giovanni Fallarino, avvocato civilista - amministrativista e docente di diritto ed economia politica, da oltre 40 anni raccoglie artisticamente nel santuario della sua anima sensibilissima le meraviglie del creato, rimanendo libero dal modernismo che avvelena ed inganna il nostro difficile tempo con le sue aberrazioni che generano vuoti angoscianti e solitudini opprimenti. Tutte le opere di Fallarino sono attraversate da un segreto anelito di perfezione morale. Dal suo cuore si sprigionano armonie sinfoniali capaci di placare le inevitabili tempeste della vita.
L’aspirazione al bello insegue la “Bellezza tanto antica e tanto nuova”, ardentemente cercata e cantata da Sant’Agostino nel libro decimo de “Le Confessioni”. Così l’arte si fa veicolo di contemplazione. Giovanni Fallarino, attraverso una linea pittorica semplice, lineare, sobria, essenziale ma incisiva, interpreta la realtà, caricandola di profonde emozioni e significativi messaggi, generando così, nella potenza cromatica, solare e meravigliosa, un umile e sincero assalto al cielo della eterna salvezza.
MONS. PASQUALE MARIA MAINOLFI