Oltre ogni muro per non dimenticare Chiesa Cattolica

Il prossimo 9 di novembre ricorre il ventesimo anniversario di un evento straordinariamente importante per la storia dell'umanità: la caduta del muro di Berlino. Perché la memoria di un avvenimento così straordinario non cada nell'oblio l'istituto superiore di scienze religiose Redemptor hominis e l'associazione Amici della libertà di Benevento hanno organizzato per le ore 17 presso l'auditorium Giovanni Paolo II del seminario arcivescovile di viale atlantici un convegno dal titolo: Oltre ogni muro. Dopo i saluti dell'ing.Gianluca Vevoto e la introduzione del preside del Redemptor hominis, interverranno l'on.Giancarlo Lehner, storico e saggista, e ospite d'onore padre Pavlo Vyshkovskyy, vittima e testimone del regime sovietico, ora impegnato nella nunziatura apostolica di Kiev, autore di una preziosa pubblicazione: il martirio della Chiesa cattolica in Ucraina, ed. Luci sull'Est, Roma 2006.

Giovanni Paolo II che ha inferto una poderosa spallata al muro di Berlino, visitando l'Ucraina nel giugno 2001, affermò che il territorio di questo paese, uscito dall'esperienza sovietica, è monumento di migliaia di cristiani martiri del ventesimo secolo.

Il grande pontefice racconta anche in Dono e Mistero l'esperienza drammatica della guerra e dell'occupazione nazista vissuta sulle sue spalle nella tormentata terra di Polonia. A venti anni dalla caduta del muro siamo convinti che ci vorranno ancora anni per sbarazzarsi delle distorsioni sociali create dal regime sovietico. La stessa psicologia dei politici è influenzata dall'era in cui si sono formati. E'necessario richiamare le coscienze di un'Europa ancora distratta affinchè non venga dissipato il patrimonio etico e politico conquistato vent'anni fa.

Già prima che il muro di 155 km cadesse comprendemmo che stava sgretolandosi, il muro fisico di Berlino e quello invisibile della Cortina di ferro, infatti la gente duramente provata aveva cominciato a perdere la paura e aveva ritrovato la voce per avviarsi rapidamente verso l'adozione di un modello di Sato democratico, finalmente basato sul rispetto dei diritti e sull'economia di mercato. Settant'anni fa, con l'invasione della Polonia da parte della Germania, iniziava la Seconda guerra mondiale. Vent'anni fa, le conseguenze di questa guerra hanno trovato in un certo senso una conclusione con la caduta pacifica del muro di Berlino, che aveva diviso la Germania in due parti e il mondo in due blocchi. L'invasione della Polonia fece precipitare dapprima l'Europa e poi il mondo intero nella miseria e nella rovina. I valori umani, l'uomo stesso, non contavano più. Decine di nazioni ricorsero alle armi e fu una immane tragedia. Durante una conferenza stampa televisiva trasmessa in diretta la sera del 9 novembre 1989, un membro del Comitato centrale del Partito Unico Socialista tedesco, rispondendo ad un giornalista italiano affermò che da quel momento era permesso ad ogni cittadino espatriare dalla Repubblica Democratica tedesca.

In poche ore migliaia di cittadini di Berlino est si ammassarono ai posti di frontiera, aperti sotto la pressione della folla. Coloro che uscirono furono accolti con entusiasmo dai loro concittadini di Berlino ovest. Persone che neppure si conoscevano tra loro si gettarono nelle braccia gli uni degli altri tra lacrime di gioia.

L'anno successivo i due stati tedeschi furono riunificati e il muro di Berlino abbattuto completamente. Crollò non solo il simbolo della divisione della Germania e dell'Europa ma anche dell'odio tra i due blocchi dell'est e dell'ovest. Non fu più possibile fermare l'inesorabile tramonto del socialismo reale. Finiva un'epoca storica. Il fallimento dell'esperienza socialista era già nascosta negli errori filosofici di Karl Marx, le cui idee hanno esercitato un notevole influsso sulle generazioni più giovani e talvolta continuano a sedurre le anime più sprovvedute. A Giovanni Paolo II fu donato un pezzo del muro. Il gigante del XX secolo lo inviò immediatamente a Fatima dove la Regina della pace il 13 luglio 1917 affermò: la Russia spargerà i suoi errori nel mondo, suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa: i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà.

Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un tempo di pace. Dunque la regia di questi eventi straordinari è stata affidata da Dio alla Divina Condottiera. Il gesto di Giovanni Paolo II manifesta la gratitudine di tutta l'umanità alla Madonna.

PASQUALE MARIA MAINOLFI