Papa Ratzinger ritornerà nel Sannio Chiesa Cattolica

Per due volte, nello scorso mese di maggio, l’arcivescovo Angelo Comastri, vicario di Sua Santità per la Città del Vaticano, è stato nel nostro Sannio: lunedì 9 maggio presso l’Auditorium “Giovanni Paolo II” del Seminario di Benevento, su invito del direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Redemptor Hominis”, per tenere una conferenza su Maria donna eucaristica e presiedere la Concelebrazione con l’atto di consacrazione alla Madonna; mercoledì 25 maggio a Pietrelcina per il 118° anniversario della nascita di Padre Pio. A Benevento mons. Comastri ha letteralmente conquistato la qualificata e numerosa folla intervenuta parlando dell’Eucaristia come dono ancora incompreso ed in gran parte ostacolato da un muro di difesa che noi continuamente alziamo per non essere toccati dalla sua forza trasformante. Ha raccontato, con linguaggio limpido, semplice, profondo e appassionato la testimonianza di madre Teresa di Calcutta e del cardinale vietnamita Francesco Saverio Nguyen van Thuan, per tredici anni in carcere a motivo della fede. Ha affermato che l’Eucaristia è prima di tutto un dono immeritato e immeritabile. Per poter comprendere il mistero dell’Eucaristia, dono offerto da Gesù solo per amore, occorre il cuore mariano, il cuore di Maria la cui fede è gigante, mentre la nostra fede è nana. Maria è la credente. Noi siamo tutti i poco credenti. Per questo motivo l’Eucaristia fa fatica a trasformarci. Ha ripetuto con forza: l’invito profetico del monaco benedettino Thomas Merton: “Vi prego, vi scongiuro, smettetela di difendervi dall’Eucaristia. E’ troppo tempo che fate resistenza all’Eucaristia”, e, le espressioni vibranti dell’avvocato africano Tertulliano, del III sec. d.C., rivolte ai non credenti del suo tempo: “Voi non volete ammettere, non lo volete dire a voce alta, ma quando vi avvicinate a noi cristiani siete costretti a dire: guarda come si amano, mentre voi vi odiate ed andate a divertirvi nei circhi dove il divertimento è vedere le belve che sbranano degli uomini”. Oggi stiamo ritrovando lo stesso clima dei primi secoli del cristianesimo. La secolarizzazione ha invaso il mondo. La scristianizzazione ha intristito l’Europa. Come cristiani dobbiamo ritornare a evangelizzare con la nostra vita, presentandoci in questo mondo come una società alternativa: come una comunità che vive una vita diversa: quelli divorziano, noi no! Quelli abortiscono, noi no! Quelli ammazzano gli anziani con l’eutanasia, noi no! Quelli si drogano, noi no! Quelli si odiano, noi no! Quelli votano sì ai referendum che mettono le mani sul dono intangibile della vita, noi disertiamo le urne perché la vita non può essere messa ai voti! A Pietrelcina, durante l’omaggio floreale al monumento di Padre Pio, mons. Comastri ha ricordato con commozione di essere già venuto con la sua mamma nella città natale dello stimmatizzato, mentre il sindaco Masone ha manifestato al prelato il desiderio di riavere in paese Benedetto XVI che il 1° giugno 2002, durante il primo congresso eucaristico beneventano, da cardinale visitò privatamente la cittadina. Al termine della Concelebrazione eucaristica, svoltasi nel campo sportivo, il padre guardiano dei cappuccini, Livio Dimatteo, ha chiesto nuovamente a mons. Comastri di “spingere” il Papa a ritornare tra noi. Infine, lo stesso padre Aldo Broccato, ministro provinciale dei confratelli di Padre Pio, ha supplicato il vicario di Sua Santità a favorirne il ritorno in terra sannita. Mons. Angelo Comastri nell’omelia ha ricordato il valore insostituibile dell famiglia nella formazione delle nuove generazioni, ha avuto parole di grande stima per la fede e l’onestà dei genitori di Padre Pio ed espressioni di apprezzamento per la storia gloriosa della terra sannita, resa ancora più grande e nota nel mondo per aver dato i natali ad un santo che si è conquistato una clientela mondiale. Al termine della manifestazione, per rispondere alla triplice richiesta del sindaco, del guardiano e del provinciale, ha assicurato che il 31 di maggio, avendo invitato il Pontefice nei giardini vaticani per la chiusura del mese mariano, racconterà pubblicamente della sua venuta a Benevento e Pietrelcina, invitando umilmente Benedetto XVI a farvi ritorno per esaudire l’ardente desiderio dei tantissimi devoti dello stimmatizzato sannita.

PASQUALE MARIA MAINOLFI