Sarà il Papa ad incoronare la Madonna di Montecalvo   Chiesa Cattolica

Il prossimo 9 marzo, mercoledì delle ceneri, all’inizio del cammino quaresimale, il Santo Padre Benedetto XVI, al termine dell’udienza generale nell’aula Paolo VI in Vaticano, incoronerà l’antica e prodigiosa statua della Madonna dell’Abbondanza di Montecalvo Irpino alla presenza del parroco don Teodoro Rapuano e di 400 pellegrini montecalvesi che saranno presenti all’indimenticabile evento.

Nel 2005, grazie all’impegno di un gruppo di giovani di Montecalvo Irpino, è nata una rivista di approfondimento culturale dal titolo “Disputationes Pompilianae”, di cui sono direttore responsabile. La rivista si prefigge l’obiettivo di valorizzare la testimonianza e gli insegnamenti di San Pompilio Maria Pirrotti, grande apostolo del Settecento, nato 300 anni fa in Montecalvo Irpino. La redazione della rivista promuove una serie di interessanti iniziative culturali e pastorali, tra queste, quella chiamata “Ad Honorem Terrae Montis Calvi”, un pubblico riconoscimento per i concittadini che conseguendo la laurea recano lustro al paese irpino.

I laureati di quest’anno sono: Di Rubo Giuseppe laureato in scienze del benessere, De Cristofaro Marianicoletta laureata in lingue e culture moderne, Goduto Giuseppe laureato in scienze del benessere, Palladino Rosa Maria laureata in management delle imprese turistiche, Pepe Cristina laureata in medicina e chirurgia e Scrima Anna laureata in economia e commercio.

Altre iniziative seguiranno la festa dei laureati: domenica 13 febbraio il rito dell’offerta e fusione dell’oro per le corone della Madonna e di Gesù Bambino, domenica 6 marzo il congedo dalla statua della Madonna, mercoledì 9 marzo udienza pontificia e incoronazione della Madonna da parte di Benedetto XVI in Vaticano, domenica 13 marzo accoglienza in paese della Madonna dell’Abbondanza al rientro da Roma, il 15 marzo la veglia notturna di preghiera ed infine mercoledì 16 marzo la festa della Madonna dell’Abbondanza nel decennale del rinvenimento.

Il simulacro ligneo di nostra Signora dell’Abbondanza, che San Pompilio chiamava con tenerezza filiale: “Mamma Bella”, murata circa 300 anni fa nel palazzo Pirrotti, venne provvidenzialmente rinvenuto il 16 marzo 2001. Affidata alla cura della soprintendenza, la statua venne portata a Roma per il restauro e proprio qui, nella pupilla vitrea dell’occhio destro della Vergine, venne effettuata una sensazionale scoperta: l’immagine tridimensionale di un teschio che la scienza dice non riconducibile ad occhio umano. Il 25 aprile 2002 l’arcivescovo di Benevento Mons. Serafino Sprovieri intronizzò la statua nella cappella Carafa della Chiesa madre di Montecalvo. È noto che San Pompilio nutrisse una grande devozione alle anime del purgatorio e che durante la preghiera del Rosario i teschi si animassero rispondendo alle invocazioni del Santo.

Ecco come nasce la devozione a nostra Signora dell’Abbondanza: il 13 settembre 1621 l’arcivescovo di Benevento Alessandro di Sangro esaudisce la richiesta del dottor Scipione Pirrotti, avo di San Pompilio, perché si costruisca in località Tignano di Montecalvo una cappella da dedicare a Santa Maria dell’Abbondanza. Così la famiglia Pirrotti introdusse la statua di famiglia nella piccola chiesa del paese. Il terremoto del 14 marzo 1702 danneggiò seriamente la chiesa e la stessa statua che cessò la sua funzione liturgica e devozionale.

Il dottor Girolamo Pirrotti, padre di San Pompilio, depose nel ripostiglio della sua casa l’antica immagine rovinata dall’evento tellurico. Il rinvenimento del 16 marzo 2001 realizzava una celebre profezia del futuro santo che aveva raccomandato alla madre Orsola Bozzuti di tenere quella sacra immagine in grande considerazione perché un giorno sarebbe stata “venerata con culto pubblico”. Attualmente la prodigiosa statua si trova nella chiesa madre di Montecalvo dove il santo ricevette il battesimo il 30 settembre 1710 e la cresima il 9 dicembre 1714.

Le iniziative promosse dalla redazione della rivista storica e dal dinamico don Rapuano hanno lo scopo di proporre alla comunità cittadina un cammino di formazione e di comunione nella difficile stagione dell’emergenza educativa.

PASQUALE MARIA MAINOLFI

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