Tornano i Riti Settennali a Guardia Sanframondi. Ieri la prima processione del Rione Croce Chiesa Cattolica

A Guardia Sanframondi sono appena iniziati i Riti Settennali in onore dell'Assunta. Si tratta di una festività molto particolare che si svolge nel nostro Sannio il lunedì successivo al 15 Agosto di ogni 7 anni. Quest'anno si svolgeranno a partire dal 19 al 25 Agosto. È una festività senza musica, senza decorazioni, volta unicamente alla penitenza, dove uomini incappucciati e vestiti di un saio bianco si battono fino alla fuoriuscita di sangue per l'unico vero scopo di questi riti: la penitenza.

Non sarebbe corretto ridurre questa complessa manifestazione alla sola violenta azione di penitenza che è sicuramente la più emblematica ma ci troviamo difronte ad una festività dove anche lo spettatore più estraneo è parte di questo spettacolo completamente fuori dal tempo. È innanzitutto un evento corale dove ciascuna persona di ogni rione svolge una parte fondamentale di questo antico rito. Ogni Rione di Guardia (Croce, Portella, Fontanella, Piazza) partecipa al grande evento con rispettivamente una processione di penitenza e una processione di comunione dove vengono raffigurati i Misteri, rappresentazioni statiche rigorosamente ben interpretate tratte dal Vecchio o Nuovo Testamento oppure dalla religiosità popolare.

Pertanto possono aver luogo anche misteri tratti dalla storia contemporanea come nel 2010 in cui venne rappresentato l'episodio di Salvo d'Acquisto, nominato Servo di Dio dalla Chiesa Cattolica. Ma le processioni di penitenza sono sicuramente quelle più caratteristiche, quelle che più risultano essere fuori dal nostro tempo nelle quali sfilano incappucciati i disciplinati e i attenti. I disciplinati si impartiscono un antico strumento di tortura: la disciplina, un gruppo di strisce metalliche, unite da anelli di una catenella e raggruppate in una piastrina e in un anello per l'impugnatura con le quali si percuotono le spalle. Mentre i attenti utilizzano invece la spugna, un pezzo di sughero circolare nel quale sono sistemati degli spilli, (tradizionalmente 33, ma il numero può variare) le cui punte fuoriescono dal sughero per 2mm e sono distanziate da uno strato di cera. 

A differenza dei disciplinati, i battenti mettono in atto la loro azione di penitenza esclusivamente nel giorno della Processione Generale che avviene la domenica seguendo il Mistero di San Girolamo Penitente, messo in scena dal Rione Croce. Prima della Processione Generale che avviene la domenica e dopo le varie processioni rionali che avvengono durante la settimana, il sabato vi è una processione molto austera dove prendono parte il clero locale e le associazioni cattoliche. La processione raggiungerà il Santuario dell'Assunta, dove si celebrerà una messa e si verificherà la rituale apertura della lastra, la nicchia di vetro dove è riposta la statua della Madonna che sarà fatta uscire l'indomani, in occasione della Processione Generale dove sarà in contatto diretto con i suoi fedeli.  La processione della domenica è sicuramente il momento culminante dove avrà luogo un corteo processionale formato nell'ordine dei rioni: Croce, Portella, Fontanella e Piazza. In seguito al Mistero di San Gerolamo Penitente, si inserisce il corteo dei battenti e quando lo stendardo del rione Croce si trova nella zona alta di Guardia Sanframondi, dietro l'ultimo mistero del rione Piazza, esce la Statua dell'Assunta che ciclicamente dopo 7 anni si incontra con i guardiesi. Così si svolge questa antichissima ritualità unica nel suo genere dove a interrompere il religioso silenzio è solo il canto delle litanie e i suoni dei campanelli.

È una tradizione che è rimasta nella sostanza immutata, perlomeno a partire dalla prima documentazione certa che abbiamo, risalente al 1620, anno in cui a causa di una grave carestia, la popolazione decise di portare in processione la Madonna dell'Assunta. Successivamente l'uscita della Madonna venne regolamentata una volta ogni settennato ma il suo significato profondo di penitenza e la forte esperienza di fede che lega l'Assunta ai guardiesi sono rimasti immutati.

Si è quindi delineato nel tempo un culto di una fortissima identità antropologica che caratterizza il nostro Sannio e che resiste ancora in momento storico dove il materialismo ha preso il posto di ogni tipo di spiritualità. Il legame che lega i guardiesi con questo culto è molto forte, tanto che molti giungono anche dall'estero appositamente, segno della grande importanza attribuita a questa grande esperienza mistica. Così in modo ciclico, i guardiesi ogni 7 anni abbracciano la propria madre, vivendo un forte evento di fede, dolore e gratitudine, come se non fossero passati uomini, secoli ed epoche.  

ANDREA ALBANESE    

LE FOTO SONO DI MIMMO SALIERNO PER REALTA' SANNITA

PROCESSIONE RIONE CROCE GUARDIA SANFRAMONDI(BN), 19 AGOSTO 2024

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