Pasqua 'nera' nel Sannio Cronaca
Due giornate di festa, Pasqua e Lunedì in Albis, che difficilmente dimenticheremo, perché contrassegnate da dolore, angoscia e rabbia.
Nell’arco di 48 ore, infatti, nel Sannio si è verificata una tragedia a Pietrelcina, due suicidi - uno a Foglianise e l’altro a Benevento - ed un atto vandalico, l’ennesimo, perpetrato ai danni del Liceo Classico “Giannone”.
Le festività pasquali, come del resto tutte le feste comandate, sono sempre molto attese e sentite dall’intera popolazione: vuoi per motivi religiosi, vuoi per staccare la spina dalla frenesia quotidiana, vuoi per ritrovarti con amici e parenti e godere di quel calore umano che è un “balsamo” per i nostri cuori.
E così Pietrelcina, il paese natale di San Pio, la domenica di Pasqua è stato letteralmente preso d’assalto dai pellegrini, che - dopo aver ristorato lo spirito con la Santa Messa ed una visita alle case del “frate delle stimmate” - si sono ritrovati a banchettare nei tanti ristoranti e agriturismi disseminati in loco.
E proprio in una di queste strutture ricettive una donna ha perso la vita.
Una pensionata di origini partenopee è stata stroncata da un malore mentre si trovava in compagnia di alcuni familiari per il pranzo pasquale.
All’improvviso, probabilmente in seguito ad un attacco cardiaco, l’anziana si è accasciata al suolo, dopo essere uscita dal ristorante.
Immediatamente sono accorsi sul posto i sanitari del 118, allertati non solo dai familiari della malcapitata, ma anche dallo stesso personale del ristorante.
I sanitari dell’Unità di rianimazione della Croce Rossa con i colleghi della Misericordia hanno cercato per lunghissimi minuti di rianimare la pensionata che, purtroppo, non ce l’ha fatta.
Una tragedia che ha colpito tutti: familiari, ristoratori e ospiti della struttura ricettiva.
Pasquetta tragica, poi, in Valle Vitulanese per il suicidio di un 62enne di Cacciano, Antonio Rapuano, coniugato e padre di tre figli.
L’uomo, dopo aver prestato servizio nell’Arma dei Carabinieri, da pensionato aveva deciso di dedicarsi alla coltivazione di un piccolo appezzamento di terreno ubicato a Foglianise… ed è proprio lì che si è compiuto l’insano gesto.
Raggiunto in mattinata il fondo a bordo della sua Fiat Punto, il 62enne ha fermato l’autovettura e si è sparato un colpo di pistola nell’abitacolo.
La tragedia si è consumata proprio dove, due anni prima, era stato ritrovato un uomo che si era ucciso dopo aver ammazzato una donna in casa.
Un altro dramma che aveva scosso la Valle Vitulanese e il Sannio.
Come se non bastasse, nel giro di poche ore, il Lunedì dell’Angelo ha visto anche il suicidio di una donna, questa volta però nella città di Benevento.
Grazia Simiele, 46 anni, madre di due figli, separata, commessa in un negozio cittadino si è tolta la vita impiccandosi ad una trave in ferro, all’interno del vecchio rudere denominato “Quisisana”, in località Monte delle Guardie nella parte alta della città.
La donna non dava più notizie di sé dalla mattinata ed i familiari si erano attivati per ritrovarla.
I fratelli, le sorelle ed altri congiunti la stavano cercando incessantemente convinti che si potesse essere allontanata momentaneamente. All’improvviso, però, hanno notato la sua auto, una Opel Corsa, parcheggiata nei pressi del cancello del “Quisisana”.
A quel punto le ricerche si sono concentrate proprio all'interno della proprietà recintata e le urla di disperazione non hanno tardato ad arrivare.
La 46enne a quanto pare era depressa, tenuto anche conto che aveva avviato le pratiche per la separazione legale.
Per concludere, è finito nuovamente nel mirino dei vandali - e stavolta in pieno clima pasquale - il Liceo Classico “Giannone” di Benevento.
“Siamo accerchiati da nuovi barbari”, questa l’amara constatazione del presidente della Provincia Claudio Ricci.
Pannelli staccati e maniglia rotta al portone d’ingresso: il triste bilancio di un episodio che fa il paio con la deflagrazione di una bomba carta che la notte di Natale del 2015 mandò in frantumi l’ingresso dell’istituto di Piazza Risorgimento.
Evidentemente, l’aria di festa fa “sbarellare” chi di suo ha già evidentemente poco sale in zucca, unito ad una deleteria dose di rabbia, maleducazione e menefreghismo.
Ricci ha espresso solidarietà alla dirigente Norma Pedicini e a tutta la famiglia scolastica dello storico Liceo, condannando in maniera ferma e senza appello i colpevoli del vile attacco.
“Chi compie atti come quello che ha colpito il Giannone - ha tuonato il presidente - è, innanzitutto, un cretino e, poi, mostra un assoluto disprezzo per la collettività perché il denaro che viene speso per riparare i guasti del vandalismo viene sottratto ad interventi di manutenzione ben più urgenti. E tutti sanno che la Provincia è alle prese con una drammatica situazione finanziaria che le impedisce proprio di programmare le iniziative necessarie per consentire il pieno esercizio del diritto-dovere allo studio”.
Ma Claudio Ricci ha tenuto anche ad assicurare che la Provincia non si tirerà indietro rispetto ai propri compiti.
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Mentre andiamo in stampa, apprendiamo con profondo sgomento di un nuovo tragico episodio accaduto stavolta a San Giorgio la Molara dove un 52enne, celibe, si è tolto la vita impiccandosi in un capannone agricolo di contrada Noce Verde, una struttura adiacente l’abitazione nella quale viveva con i genitori.
Si allunga, dunque, la scia di morti suicidi nel Sannio.
ANNAMARIA GANGALE