A Castelvetere Val Fortore inaugurato l'Antiquarium Cultura

Finalmente arriva l’Antiquarium a Castelvetere”, lo avevamo annunciato nel marzo del 2020 sulle colonne di Realtà Sannita, ma di fatto solo adesso l’evento si è concretizzato, con la tanto attesa inaugurazione lo scorso 7 dicembre.

Alla presenza del sindaco Mottola, archeologi e rappresentanti della soprintendenza dei beni culturali di Caserta è stato tagliato il nastro, consentendo così ai primi visitatori di ammirare i reperti sannitici del IV secolo A.C.

Rifacendo un po’ la storia gli antichi manufatti sono venuti alla luce grazie ai lavori di realizzazione del gasdotto tratto Biccari (Fg) - Campochiaro (Cb) ad opera della Snam rete gas, eseguiti circa sei/sette anni fa.

Non è stato certo un lampo a ciel sereno il loro rinvenimento, poiché si sapeva già da tempo che la località di Morrone, attraversata oggi dalla condotta del gas, fosse di interesse archeologico, tanto che del sito si fa riferimento nei decreti ministeriali del 3 maggio 1983 e 27 giugno 1984, agli atti della soprintendenza.

A questo punto, per come sono andate le cose, ci si potrebbe chiedere perché non si sia proceduto prima a predisporre un progetto di scavi per l’insediamento sannitico, senza aspettare la manna dei lavori del gasdotto.

In prospettiva, quindi, bisogna augurarsi che si presti più attenzione e sensibilità al territorio di Castelvetere, dal momento che sono presenti altri siti di un certo interesse, tra cui quelli di Campanaro/Montesaraceno.

A riprova di ciò, è notizia recentissima di un nuovo ritrovamento archeologico proprio in contrada Campanaro, sempre a seguito di lavori, questa volta per la realizzazione di un parco eolico.

Durante lo scavo delle fondazioni, infatti, sono apparse due tombe “integre” complete di arredo funebre di guerrieri, quasi certamente Sanniti Pentri.

Attualmente, secondo indiscrezioni, quest’ultimi reperti sono presso la soprintendenza dei beni culturali per il restauro e quando sarà terminata la fase di studio, con molta probabilità verranno integrati nell’esposizione appena inaugurata.

A dirigere l’Antiquarium per i prossimi due anni sarà l’architetto Severina Tambascia, coadiuvata da un comitato museale composto da appassionati di archeologia: Giuseppe D’agata, Nicola Iarossi e Maria Bibbò.

CAMILLO GIANTOMASI