Roberta Limata e la sua poesia Cultura

Per Puntoacapo Editrice è stata data alle stampe un’interessante pubblicazione dal titolo: “Distanze Obliterate” – Generazioni di poesie sulla rete, per la collana di materiali letterari “Il Cantiere”, curata da Alessandra Corbetta. La poetessa e docente universitaria Corbetta, fondatrice di “Alma Poesia”, coglie la diversità di accezioni, espresse dalla creatività degli autori nel mare magnum dei social, con una trasversalità intergenerazionale.

I testi contenuti in questo volume, sono stati scritti dai poeti, nati tra il 1940 e il 1949, per comprendere un orizzonte di senso. La pubblicazione è suddivisa in due sezioni: la prima raccoglie i componimenti di poeti noti, che hanno scritto contributi inediti sulla tematica. Nella seconda sezione, invece, compaiono alcune poesie, ritenute meritevoli di essere pubblicate, che hanno risposto alla call, scritte da giovani autori, nativi digitali, venuti al mondo tra il 1990 e il 1999.

Tra i componimenti scelti della call durante la preparazione di questa antologia quello di Roberta Limata, una giovane poetessa, che attraverso la rete si immerge nella quotidianità, intercettando nelle dinamiche esistenziali, una realtà di relazioni che si frantumano, per i modelli culturali evanescenti, svuotati dei valori autentici, che permeano la vita con le sue molteplici sfaccettature.

Roberta Limata (Benevento, 1990), è originaria di Foglianise, laureata in Lettere Moderne presso l’Università di Pisa, con una tesi in storia medievale su Manfredi di Svevia e la commozione di Dante nel Canto III del Purgatorio. Attualmente studia Italianistica, ha partecipato per la prima volta ad un concorso di poesia con un testo inedito dal titolo “Sempre veloce il tempo” (Aletti Editore 2019).

La sua passione prosegue senza sosta e un suo componimento:”Da questa stanza” è comparso il 20 giugno 2020, sul quotidiano «La Repubblica» di Roma, all’interno della sezione Bottega di Poesia, a cura di Gilda Policastro. In “Distanze Obliterate”, Promemorie, solo con i numeri romani da I a IV, è stato inserito il testo di Roberta, pagg.179-182, si snodano le vicende temporali, gli impegni di ogni giorno, le apprensioni per il futuro, la volatilità dei sentimenti.

La curatrice Alessandra Corbetta ha evidenziato:<< L’idea guida è stata quella di raggruppare i versi di poeti di generazioni differenti per provare a tracciare un filo conduttore sul modo e sul linguaggio usato per parlare, in poesia, dell’argomento e, allo stesso tempo, per monitorare come la rivoluzione digitale abbia o meno impattato sulla scrittura poetica.

Attraverso una call è partito l’invito, per chiunque avesse compiuto il diciottesimo anno di età, a mandarci degli inediti inerenti al tema; i testi arrivati in redazione sono stati valutati da tutti i membri di Alma e quelli selezionati sono confluiti in questo volume, accanto a componimenti di poetesse e poeti affermati scelti, invece, direttamente da noi>>.

I testi di Roberta Limata scrive la docente Corbetta:<< Sono stati scelti perché ben descrivono gli impatti della rivoluzione digitale sulla sfera intima e personale del soggetto che si trova a dovere ridefinire la propria identità e il proprio modo di creare e mantenere le relazioni con gli altri; Limata crea un parallelismo convincente tra le procedure della rete e quelle della quotidianità, mostrando con disillusa ironia come i due piani, quello del web e quello lontano dallo schermo, si nutrano di incompatibilità più che di assonanze>>.

NICOLA MASTROCINQUE