Ricordo di Giuseppe Mogavero. Agronomo di origini sannite fu per un quarto di secolo assessore regionale in Molise In primo piano

Cordoglio unanime in tutto il Molise per la scomparsa di Giuseppe Mogavero, avvenuta ieri, mercoledì 14 gennaio, 77 anni, per un male incurabile presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso, città dove si distinse come protagonista della politica locale, dirigente bancario e imprenditore nel settore vinicolo.

Sannita doc di padre buonalberghese e madre di San Marco dei Cavoti, Peppino Mogavero nacque a Chieti il 30 agosto 1937 da Nestore, dottore agronomo e direttore della sede beneventana del Banco di Napoli, e da Anna Zurlo, con i quali visse l’infanzia e l’adolescenza in Via Umberto I a Benevento ove compì gli studi scientifici, laureandosi poi nel 1960 presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli a Portici e trasferendosi infine nel capoluogo molisano quale dirigente del Banco di Napoli e dove fissò residenza assieme alla moglie Bianca Bozzi - figlia del noto avvocato Togo - e alle due figlie.

In Molise Mogavero prese parte attiva anche alla vita politica già dalla fine degli anni Sessanta dapprima nel Partito Liberale Italiano e poi in quello Repubblicano ed, eletto nella I° Legislatura nel 1970, fu tra i consiglieri regionali costituenti tenendo il mandato anche nelle quattro successive fino al 1995. Assessore all’industria, commercio e artigianato, ricoprì incarichi in varie commissioni per lo sviluppo economico del territorio elaborando molte leggi regionali e provvedimenti attuativi finché - ritiratosi in pensione e dalla politica - conservò solo mansioni di Componente del Collegio dei Revisori dell’Associazione ex Consiglieri Regionali del Molise.

Negli ultimi vent’anni preferì quindi dedicarsi con ancor maggiore abnegazione alle sue due grandi passioni ossia la caccia e l’agricoltura; tenne infatti lungamente la presidenza dell’Enalcaccia di Campobasso e, soprattutto, guidò con costante dedizione l’azienda vinicola Colle Sereno - Tenute Mogavero da lui stesso fondata nel 1975 a Petrella Tifernina e specializzata nella lavorazione di uve biologiche tra cui si distingue il vitigno autoctono Tintilia del Molise esclusivo della regione, del quale egli è considerato lo scopritore e che ha ottenuto la certificazione di origine controllata nel 2011.

Tra le molte attestazioni di cordoglio il presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura ha dichiarato che «stima amicizia e affetto mi hanno sempre legato a Peppino Mogavero, uomo delle istituzioni e amico del quotidiano, e continueranno a legarmi al suo ricordo nel segno di una passione politica sana, capace di essere vicina alle persone comuni e impegnarsi per il loro bene», mentre l’eurodeputato molisano Aldo Patriciello lo ha ricordato come «fiero interprete della passione civile e politica: un amico, prima ancora che un politico, che ha dedicato tutto se stesso al lavoro, in primis, e alla politica poi, intesa come servizio ai cittadini e missione civile. Il suo intero percorso umano, politico ed imprenditoriale è una testimonianza concreta di passione e abnegazione».

Facendosi interprete del sincero rammarico dell’intera comunità beneventana e sannita, la redazione di Realtà Sannita porge le più affettuose condoglianze alla moglie Bianca, alle figlie Maria Consuelo e Anna, al genero Pietro Iannantuono, agli adorati nipoti Flavio, Giuseppe, Carlo e Bianca e ai fratelli Antonio, Caterina e Massimo.

ANDREA JELARDI

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